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Ballottaggio: al via il riallineamento

candidati

Si guarda alle possibili convergenze verso la tornata del 19 giugno

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Pallottoliere alla mano, nelle ‘segrete stanze’, si iniziano a fare conti e a delineare possibili scenari elettorali. Intanto sulle pagine dei quotidiani seguitano a tenere banco le posizioni degli esclusi dal ballottaggio.

Giorgia Meloni (FdI), forte del suo terzo posto con il 20,6%, già nella giornata di ieri ha chiarito non avere alcuna intenzione di dare indicazioni di voto ai suoi elettori: “Non darei mai l’indicazione di voto per un candidato di Renzi, ma anche in alcune cose che ho sentito dire alla candidata del M5S ho visto un po’ di pressapochismo. Entrambe le possibili amministrazioni potrebbero non essere all’altezza e quindi non ci voglio mettere la faccia”.

Per Stefano Fassina di Sinistra Italiana (4,5%) l’orientamento, a quanto si apprende, sarebbe quello di votare scheda bianca, dopo che nelle scorse settimane aveva prospettato un avvicinamento al M5S. La volontà di Fassina sarebbe quella di non lasciare spazio ad una possibile trattativa con Giachetti. Intervistato questa mattina da Agorà su Rai3 Fassina ha dichiarato: “Per noi, ovviamente, quello di Roma è un risultato non soddisfacente. Pensavamo di intercettare un voto di protesta, che invece è andato al M5S”. Sui due candidati ancora in campo ha poi aggiunto: “Roberto Giachetti vuole tornare alla Roma degli anni duemila, che per noi è stata l’origine dei problemi odierni. Virginia Raggi parla di onestà, ma non la collega alla giustizia sociale. Per questi motivi non ci sono le condizioni per convergere su nessuno dei due candidati”.

Allo stesso modo anche da Alfio Marchini (11%) non arriva un appoggio specifico, lasciando la possibilità di accordo ai due candidati, o meglio all’unico candidato che potrebbe essere disposto ad accogliere pubblicamente i voti di Lista Civica: “Dobbiamo dare un’indicazione chiara e precisa: noi saremo dalla parte da chi dimostrerà concretamente di amare Roma, aderendo ai nostri punti programmatici – ha detto Alfio Marchini – la riduzione delle tasse, il lavoro, l’istituzione di un senato civico, la lotta all’evasione, le buche. Se uno dei due candidati dimostrerà con i fatti e non a parole di aderire al nostro programma, avrà il nostro appoggio”.

LeMa