Bidoni stracolmi e farmacisti infuriati, mentre Ama cerca di ristabilire il servizio
I RITARDI – In questi ultimi giorni, il servizio di svuotamento dei contenitori per la raccolta differenziata dei medicinali scaduti ha subito un rallentamento per difficoltà temporanee, ora sembra risolte, nel conferimento di questi rifiuti all’impianto di termovalorizzazione. Era stata la stessa Ama nei giorni scorsi a darne notizia, sottolineando che “i farmaci sono rifiuti speciali che richiedono, particolari procedure per il loro smaltimento. Sono circa 700 i contenitori per questa particolare tipologia di rifiuto su tutto il territorio cittadino (farmacie, sedi Asl, sedi Ama e Centri di Raccolta)”. Tutti i farmaci scaduti raccolti vengono poi destinati all’impianto di termovalorizzazione per rifiuti speciali ospedalieri di proprietà di Ama di Ponte Malnome. Al momento in cui scriviamo Ama ha fatto sapere di aver riattivato la raccolta dei medicinali scaduti presso le farmacie di Roma con turni supplementari per regolarizzare rapidamente la situazione in tutto il territorio cittadino.
I DISAGI – Da alcuni giorni i farmacisti della Capitale lamentano ritardi nella raccolta dei farmaci scaduti da parte di AMA. Molti degli esercenti hanno affisso cartelli per scusarsi con la popolazione per il disagio e per chiedere di non accatastare bustine e sacchetti al fianco dei bidoni. Una situazione, ci ha spiegato uno dei farmacisti da noi raggiunti, che crea non pochi problemi, soprattutto per chi ha una farmacia di piccole dimensioni e non può permettersi di raccogliere i medicinali al di fuori del bidone di Ama. Il disagio è stato chiaramente espresso da una nota del 28 gennaio di Federfarmaroma, che molti farmacisti hanno affisso: “Molte farmacie continuano a segnalarci che perdura lo stato di gravissimo degrado dovuto a mancato ritiro dei farmaci con conseguente danno ambientale e rischio sanitario trattandosi di rifiuti pericolosi – seguitano – altre farmacie segnalano il ritiro parziale dei medicinali accumulati intorno ai cassonetti e dichiarazioni da parte degli operatori Ama circa l’impossibilità ad assicurare un servizio efficiente nei prossimi giorni”.
DAL MINISTERO – L’interessamento del Ministero della Salute ha portato anche all’invio dei Nas: “In seguito alle notizie di stampa che denunciano l’abbandono indiscriminato di medicinali scaduti negli appositi contenitori fuori dalle farmacie romane e il mancato smaltimento da parte dell’Ama, il ministro della Salute Lorenzin, ha invitato i Nas ad avviare un’indagine per monitorare la situazione – spiega una nota del ministero – già nel luglio scorso, dopo una lettera della Federazione degli Ordini dei farmacisti, venne segnalata la stessa emergenza, per cui non è stata trovata una soluzione definitiva. È l’azienda municipale incaricata dello smaltimento dei rifiuti che è chiamata a provvedere”. L’intervento dei Nas si è reso necessario perché “non è certo un problema di decoro urbano – ha spiegato Lorenzin – ma i medicinali abbandonati in strada fuori dalle farmacie rappresentano un rischio per la salute pubblica, visto che sono a disposizione di chiunque, bambini compresi”.
LM