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Roma: 25 aprile in festa ma non mancano le polemiche

Dispersi alcuni assembramenti nei quartieri della Capitale, botta e risposta su flash mob e distanziamento sociale

I festeggiamenti per il 25 aprile nel quartiere Garbatella (AP Photo/Andrew Medichini)

ROMA – In una città deserta per l’emergenza sanitaria non sono mancate le polemiche per qualche assembramento in occasione del 25 aprile. La Festa della Liberazione ha registrato qualche intervento delle Forze dell’Ordine, che hanno invitato alcuni cittadini a sciogliere gli assembramenti avventi all’Alessandrino, a Torpignattara e nel quartiere di Garbatella, oltre a Centocelle e Pigneto. Gli agenti sono dovuti intervenire il 25 aprile in piazzale Alessandrino, al Parco Sangalli (Torpignattara) e a largo Nicolò Licata nel cuore di Garbatella davanti il Teatro Palladium, per disperdere i partecipanti ad un flash mob organizzato per le celebrazioni della Liberazione.

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BOTTA E RISPOSTA SUL 25 APRILE

Le critiche a questi comportamenti non sono mancate. Soprattutto sui social si sono rincorse per tutto il fine settimana. “Per le strade di Roma, oggi – ha commentato il leader del Carroccio, Matteo Salvini, postando sulla sua pagina Facebook un video di Torpignattara – Senza polemica, solo una riflessione. Gli Italiani sono chiusi in casa, niente funerali, messe e matrimoni, niente bimbi nei parchi giochi, multe a chi corre o porta il cane lontano da casa. Ma con la bandiera rossa tutto è possibile”. Una replica alle parole del Leader leghista sono arrivate da Paolo Cento di Sinistra Italiana-Leu: “Da Salvini alla Mussolini una cagnara inaccettabile per il 25 aprile al quartiere Pigneto a Roma. Un pacifico ricordo spontaneo del 25 aprile in un quartiere romano non può diventare il pretesto per una polemica infondata. A Roma e in tutta Italia – prosegue Cento – c’è stata una grande compostezza nel ricordare la festa della Liberazione nel rispetto delle regole e delle limitazioni imposte dal governo. Sono stati milioni gli italiani alle 15 dai balconi hanno partecipato alla manifestazione online promossa dall’Anpi, e sono inutili – conclude – le pretestuose proteste di una destra che a 75 anni di distanza non accetta ancora quella pagina di storia”.

LE CRITICHE AL FLASH MOB DI GARBATELLA

Il botta e risposta su queste situazioni non è mancato nemmeno sui territori. È il centro destra in Municipio VIII ad aver diramato una nota congiunta i cui parla di ‘assembramenti irresponsabili’: “Ognuno, nella piena osservanza delle limitazioni imposte dalla grave emergenza sanitaria, è libero di festeggiare le ricorrenze laiche, religiose o politiche che siano. Ma giudichiamo gli atteggiamenti immortalati da foto e video irresponsabili per la palese sottovalutazione del potenziale pericolo posto in essere – affermano gli esponenti municipali di Fi, FdI e Lega – Nel corso delle passate settimane le restrizioni hanno impedito addirittura di celebrare messe e funerali. Tantissimi, vogliamo sottolineare, sono stati i cittadini giustamente sottoposti a controllo e multati lungo le strade della Città. Se avessero scelto il 25 aprile per la passeggiata, e impugnato magari la bandiera rossa, l’avrebbero probabilmente fatta franca. Non ci sembra che oggi sia stato offerto, da parte anche di alcuni rappresentanti istituzionali, un esempio di virtù e senso civico”.

LA REPLICA DEL MUNICIPIO VIII

La replica a quanto affermato dal centro destra municipale è arrivata dal minisindaco Amedeo Ciaccheri, intervistato da diversi quotidiani online durante il flash mob alla Garbatella e telefonicamente da noi di Urlo: “Devo dire che continuare a sostenere che la nostra città stia disattendendo le misure di contenimento sia una mancanza di rispetto nei confronti del grande senso di responsabilità che i nostri concittadini stanno tenendo – afferma Ciaccheri – La città ha affrontato in maniera composta le misure imposte dal contenimento del Covid19. Lo dimostrano i controlli eseguito quotidianamente dalle forze dell’ordine. Un grande successo per una metropoli che non solo ha saputo rispettare le misure di contenimento ma anche innescare processi di solidarietà, in particolare aderendo agli appuntamenti di straordinario valore per la storia del nostro Paese, come il 25 aprile, con creatività e capacità di trasportare il messaggio di queste date storiche al di là dei confini nazionali – seguita il presidente del Municipio VIII – Ne è riprova che in occasione proprio del 25 aprile le immagini dei nostri quartieri in festa, ma composti alle finestre e capaci di festeggiare rispettando i dettami dei decreti abbiano fatto il giro del mondo rappresentato in modo migliore lo spirito della nostra comunità territoriale, nella capacità di affrontare nell’emergenza sanitaria la sfida di date di rilevanza storica straordinaria come quella del 25 aprile”.

Leonardo Mancini