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Green Economy: dall’Italia 18,7milioni per la cooperazione in Africa

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Sviluppo dell’energia pulita e basso impatto sull’ambiente

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LO STANZIAMENTO DI FONDI – Ammontano a 18,7 milioni di euro i fondi che verranno stanziati dal Ministero dell’Ambiente italiano per i programmi di cooperazione diretti all’Africa. Ad annunciarlo, nel corso del convegno “L’accordo di Parigi: attività di cooperazione e opportunità per l’Italia in Africa”, è stato lo stesso Ministro Gian Luca Galletti.

I FONDI PER L’AFRICA – Il Ministro ha elencato i fondi internazionali per l’Africa ai quali il ministero ha aderito: il Fondo per l’energia sostenibile per l’Africa (Sefa) e il Fondo africano sui cambiamenti climatici (Accf), gestiti dalla Banca Africana di sviluppo, e il programma Medio Oriente e Nord Africa (Mena) dell’International Finance Corporation. “Dalla capacità della comunità internazionale di rendere l’Africa autosufficiente dal punto di vista energetico ed economico – ha affermato il ministro – dipende non solo la soluzione della lotta ai cambiamenti climatici ma anche l’equilibrio socio-politico dei prossimi decenni di questo Continente”.

ENERGIA PULITA – Particolare attenzione nei confronti della produzione di energia pulita. In particolare attraverso il fondo Sefa, che promuove proprio la crescita attraverso l’uso delle risorse attualmente non sfruttate di energia pulita. Galletti ha precisato che nel dicembre scorso “l’Italia si è unita ai governi di Danimarca, Regno Unito e Stati Uniti con un finanziamento di 7,4 milioni di euro”.

SVILUPPO A BASSO IMPATTO – Sono 4,7 invece i milioni destinati al Fondo Accf, per sostenere la transizione verso la green economy verso il superamento degli shock climatici e uno sviluppo a basso utilizzo di carbonio. “Con 6 milioni e 600 mila euro il ministero è il donatore principale del Fondo Mena”, ha ricordato Galetti. Anche in questo caso si tratta di investimenti verso uno sviluppo che utilizzi efficientemente le risorse.

LeMa

(Foto Ministero dell’Ambiente)