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Torna il degrado al Dazio. Il Municipio propone un polo dell’emergenza

Dazio

Con lo sgombero dei senza fissa dimora del 20 novembre scorso, la situazione dell’ex Dazio non è migliorata

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LO SGOMBERO – La mattina del 20 novembre scorso, dopo molte segnalazioni dei cittadini e delle istituzioni, gli spazi dell’ex Dazio, all’incrocio tra via di Tor Carbone, via Ardeatina e via di Vigna Murata, sono stati sgomberati. Gli agenti del PICS della Polizia Locale di Roma Capitale hanno condotto un’operazione che, oltre allo sgombero dei giacigli di fortuna dei senza fissa dimora che occupavano l’area, ha portato anche al rinvenimento di numerosi apparecchi elettronici di provenienza sconosciuta. Lo sgombero è avvenuto grazie alla segnalazione del Gabinetto di Roma Capitale ma soprattutto a causa delle numerose lamentele dei residenti – recentemente pervenute anche alla nostra redazione – preoccupati da una situazione di degrado che man mano si stava facendo sempre più incontrollata.

ATTUALMENTE – continuano a pervenire alla nostra redazione delle segnalazioni da parte dei residenti che lamentano il ritorno degli occupanti nell’area dell’ex Dazio. Abbiamo quindi contattato il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci, per avere ulteriori informazioni sull’area di confine tra il suo territorio e quello del IX Municipio. “Quello del 20 novembre è sicuramente un intervento importante che ha portato anche alla scoperta di materiale rubato – ci spiega il Presidente Catarci – . Però l’inadeguatezza di questi interventi, tralasciando la parte di ordine pubblico, è evidente, proprio perché il giorno dopo la situazione torna ad essere uguale alla precedente”.

UNA SOLUZIONE – Quale può essere allora la soluzione definitiva per questo fenomeno? “Noi da tempo abbiamo concordato con gli uffici Comunali che si occupano dei gruppi di Protezione Civile, una soluzione strutturale della vicenda – seguita il minisindaco – Nel momento stesso in cui l’Ama ha detto di non voler installare nell’ex Dazio la sua sede territoriale, passando di fatto la palla al Comune, abbiamo proposto di farlo diventare un polo dell’emergenza”. La volontà del Municipio VIII sarebbe quindi quella di replicare l’esperimento di via Benedetto Croce, con una sala operativa dei gruppi territoriali di Protezione Civile: “Questo significherebbe un presidio, la possibilità dell’utilizzo dei bagni e la continua presenza di vetture di servizio – continua il Presidente – Ci dissero dal Comune che questa soluzione sarebbe stata attivata a breve, purtroppo è passato circa un anno senza nessun riscontro”.

Leonardo Mancini