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A Fonte Laurentina la terra continua a fumare

Dopo l’incendio del 9 settembre, dal suolo continua a spigionarsi fumo. Si punta alla bonifica dei rifiuti interrati illegalmente

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Tratto da Urlo n.172 Ottobre 2019

FONTE LAURENTINA

L’incendio scoppiato il 9 settembre continua ancora a far parlare di sé, con la terra che al momento in cui scriviamo fuma ancora. A prendere fuoco è stato un terreno privato all’angolo tra via Castel di Leva e via Laurentina, a poche centinaia di metri dalle abitazioni e dalle scuole di Fonte Laurentina, e da un’altra area (pubblica questa volta) già sequestrata in estate per lo sversamento abusivo di rifiuti. L‘intervento dei Vigili del Fuoco è stato necessario per domare le fiamme, ma già nelle ore immediatamente successive i cittadini della zona continuavano a segnalare picchi di fumo e odori acri, assieme a nuovi principi d’incendio. Una scena purtroppo già vista in altre zone della Capitale (come ad agosto a Monte Stallonara in Municipio XI) e che spesso è dovuta alla combustione sotterranea di rifiuti interrati abusivamente.

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LE SEGNALAZIONI

Le segnalazioni dei cittadini non sono cessate e sono aumentate le denunce alle autorità competenti. “Come Municipio abbiamo attivato gli enti competenti a livello comunale – spiega il consigliere 5 Stelle e Presidente della Commissione Ambiente municipale, Marco Maria Crescenzi – Abbiamo rivisto le carte e abbiamo scoperto che l’area in questione era stata oggetto di una interrogazione del M5s già nel 2015, nella scorsa consiliatura. Non avevamo contezza di questo, altrimenti avremmo iniziato a lavorarci fin da subito”. Crescenzi fa sapere che dopo la lettera del CdQ alla Polizia Locale (13 settembre), tra il 22 e il 24 settembre sono stati coinvolti i Carabinieri della stazione di Tor de’ Cenci, e il Reparto Ambientale della Polizia Locale. “Sono state immediatamente prese le informazioni sulla proprietà dell’area, alla quale è stata intimata la bonifica a fronte della caratterizzazione dei rifiuti presenti”. Iniziativa questa che, per quanto riguarda un piccolo insediamento abusivo presente sul terreno, è partita già nella giornata del 7 ottobre.

LE BONIFICHE

Le operazioni di bonifica nell’area privata saranno comunque piuttosto complesse, vista la necessità di caratterizzare e di disseppellire i rifiuti. Per quanto riguarda invece la seconda area interessata, di proprietà del Comune di Roma, “gli interventi – seguita Crescenzi – dovrebbero essere di minore entità. In ogni caso il sopralluogo effettuato dalla Sindaca Raggi – e successivamente dal leader del Carroccio, Matteo Salvini, ndr – ha dato il via alle verifiche su un’area più ampia, anche per comprendere quale sia l’entità del fenomeno”. L’area di competenza pubblica aveva già subito un sequestro nel mese di luglio, proprio per evitare ulteriori sversamenti. Purtroppo ad oggi ancora non è stato messo in piedi alcun intervento e sul terreno restano rifiuti plastici (triturati), parti meccaniche, pneumatici e toner di stampanti, sintomo di uno sversamento sistematico e non di certo legato allo scarso senso civico di semplici cittadini. Il fenomeno delle micro-discariche abusive e dello sversamento illecito di rifiuti in ogni caso è ben noto in questo angolo del Municipio IX. In molti punti della Laurentina, così come su via Castel di Leva, non è difficile imbattersi in elettrodomestici abbandonati, o in residui delle ristrutturazioni. Un problema che si estende su tutte le strade e i luoghi isolati di questo quadrante.

LE REAZIONI

Le preoccupazioni avanzate dai residenti riguardano le quantità e il tipo di rifiuti che negli anni sono stati interrati, anche a fronte dei fumi e dell’odore acre che ha investito il quartiere per diversi giorni. “La situazione è preoccupante – afferma da Fdi il consigliere Massimiliano De Juliis – con i roghi che sono proseguiti per giorni e nessuna contezza di cosa e in quale quantità sia stato interrato nelle aree”. Dal Pd invece si punta il dito contro il Municipio IX, con il Consigliere Alessandro Lepidini che si chiede se ci siano stati dei ritardi nell’intervento, anche a fronte delle segnalazioni arrivate dai cittadini. “È da oltre un mese che la terra fuma. Anche dopo le piogge – afferma – troppi giorni sono stati persi con i fumi tossici che continuano a sprigionarsi nei nostri quartieri e con le scuole a un passo”. La volontà del consigliere dem è quella di non far calare l’attenzione su questa vicenda: “Chiedo alla Polizia Locale di avere il piano e il crono-programma degli interventi oltre alle analisi sull’area, anche per informare i cittadini. Serve un tavolo di coordinamento, l’ho chiesto in commissione ambiente con tutti i soggetti coinvolti”.

Leonardo Mancini