Home Municipi Municipio IX

Mezzocammino, il presidio dei Carabinieri sorgerà al centro del quartiere

I fondi per l’opera derivano dagli oneri di urbanizzazione secondaria del Piano Casa

Tratto da Urlo n.216 ottobre 2023

MEZZOCAMMINO – Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una forte espansione delle periferie, spesso a un ritmo più veloce rispetto ai servizi. Un esempio nel quadrante Sud è Torrino Mezzocammino, che si estende appena fuori dal GRA, tra la via Cristoforo Colombo e la via del Mare. Oltre 17mila abitanti e nessun presidio territoriale per la sicurezza, nonostante le pressanti richieste dei cittadini.

Ads

GLI ATTI DEL IX MUNICIPIO

Il primo documento sul presidio in IX Municipio risale a luglio 2019, ai tempi della consiliatura Raggi-D’Innocenti. Dopo 4 anni, la maggioranza attualmente in carica ha approvato una nuova proposta di risoluzione, firmata dal capogruppo del Pd Giuseppe Grazioli, dal presidente dell’aula Luca Bedoni, dal presidente della commissione Ambiente e Urbanistica Manuel Gagliardi e dal suo vice Danilo Borrelli. Per finanziare il presidio fisso dei Carabinieri verranno usati fondi derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria a seguito degli interventi urbanistici realizzati con il cosiddetto Piano Casa del 2009. “Complessivamente i costruttori devono versare 12 milioni nelle casse capitoline – ha spiegato il presidente Gagliardi – e, di questa somma, 5 milioni e mezzo sono destinati alla scuola media del quartiere. Dei rimanenti 6 milioni e mezzo, circa 3 dovrebbero essere per il presidio. Per la realizzazione abbiamo individuato vicino largo Albacini il luogo ideale per realizzare l’opera – ha proseguito Gagliardi – perché si trova in posizione centrale rispetto al quartiere ed è strategico per controllare il territorio che si trova a poca distanza da via Colombo, via Ostiense e GRA. Non si tratta di una vera e propria caserma, ma di uno spazio pubblico in grado di ospitare insieme presidio militare e centro civico, così da garantire contemporaneamente sicurezza e servizi sociali per la cittadinanza. Insieme al Dipartimento PAU – ha concluso Gagliardi – l’obiettivo è convocare una conferenza di servizi per visionare il progetto e attuare una ricognizione degli oneri concessori e di alcuni aspetti tecnici”.

PLAUSI E TIMORI DALLE OPPOSIZIONI

Il voto unanime sulla risoluzione dovrebbe, almeno secondo logica, facilitare l’esecuzione del progetto, ma le opposizioni, oltre al consenso, manifestano anche qualche allarme. “Siamo sempre stati favorevoli fin dalla scorsa consiliatura – ha osservato il capogruppo di FdI nel IX Municipio, Massimiliano De Juliis – ma siamo nello stesso tempo preoccupati. Sappiamo che il Municipio può mettere i propri spazi a disposizione, ma la parola finale spetta al Ministero dell’Interno, che difficilmente deciderà di avere due presidi in due territori limitrofi. Se verrà costruita la caserma a Mezzocammino, c’è la concreta possibilità che venga chiusa quella di Vitinia, perciò in quest’ultimo quartiere bisognerà rassicurare gli abitanti per non farli sentire abbandonati garantendo che verrà mantenuto un adeguato livello di sicurezza con maggior presenza di unità mobili e pattugliamenti frequenti”. Anche la politica nazionale si è interessata al caso, ha proseguito De Juliis, infatti “il Senatore di FdI De Priamo ha inviato una lettera al Comandante Generale dell’Arma dando la propria disponibilità a favorire il confronto con le istituzioni competenti”. Oltre alla presenza di direttrici di grande viabilità (Colombo e Ostiense), nella lettera si sottolinea che “nel quartiere c’è un’elevata dotazione di parcheggi pubblici e la viabilità locale è principalmente caratterizzata da strade a due corsie per senso di marcia”. Soddisfazione anche da parte del Capogruppo della Lega in IX Municipio, Piero Cucunato, “È una battaglia storica che il nostro partito porta avanti da tanti anni e che premia la costanza di un’intera comunità. Già nel 2016 avevo proposto che la caserma di Vitinia venisse spostata a Mezzocammino perché ci sono aree più idonee per ospitare il presidio a tutela della pubblica sicurezza”, conclude.

Andrea Ugolini