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Mafia Capitale: botta e risposta in Municipio VIII

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Continua il dibattito tra Catarci e M5S sull’azione moralizzatrice del Sindaco

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BOTTA E RISPOSTA – Seguita il botta e risposta tra il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci e il M5S. Dopo una nota del 9 dicembre scorso in cui il minisindaco parlava dell’azione moralizzatrice messa in atto dal Sindaco Marino, soprattutto in relazione “alla struttura capitolina e delle aziende pubbliche ad essa collegate, respingendo con forza le pressioni trasversali”, era arrivata la replica del M5S romano, che riteneva ‘surreale’ l’opinione di Catarci riguardo l’azione moralizzatrice: “Come se nell’inchiesta non fossero finiti pezzi della sinistra romana: Mirko Coratti, Presidente dell’assemblea capitolina, che si è dimesso; l’assessore alla casa Daniele Ozzimo, che si è dimesso; Luca Odevaine, ex vice capo segreteria del sindaco Veltroni – seguitano – Salvatore Buzzi, uno tra i maggiori indagati, già condannato per omicidio e numero uno della cooperativa “29 giugno”, appartenente all’universo Legacoop, non temeva affatto un cambio di maggioranza alla guida di Roma”. Il riferimento è all’intercettazione della primavera del 2013 in cui Buzzi affermava: “C’ho 4 cavalli che corrono col Pd, poi con la Pdl ce ne ho 3 e con Marchini c’ho rapporti con Luca – Odevaine, ndr – quindi va bene lo stesso”.

LA REPLICA – “Che marino abbia messo in atto un’opera moralizzatrice è fuori di dubbio – spiega Catarci – Lo dimostrano i fatti come gli avvicendamenti ai vertici delle municipalizzate. Che quest’azione non sia stata sufficiente a prevenire che anche parte della Giunta risultasse indagata, è un fatto che giustamente il M5S sottolinea, ma non voler vedere che la moralizzazione è già stata avviata dal Sindaco è qualunquismo”. Sulle affermazioni riguardanti le indagini sulla sinistra romana il Presidente Catarci ha voluto ricordare l’interrogazione parlamentare avviata da due Deputati 5 Stelle in favore della Coop. 29 Giugno. Situazione comunque già chiarita e riferita alla sospensione da parte di un giudice del Tar di un appalto per il Cara di Castelnuovo di Porto, mentre deteneva quote di una società che faceva manutenzione nello stesso centro. “Lungi da me dire che il M5S è implicato nella vicenda, avranno fatto una leggerezza, ma seguendo la linea da loro tenuta fino ad ora dovrebbero guardare anche in casa loro”.

AMPLIARE LA MORALIZZAZIONE – Catarci continua parlando dell’idea del Commissariamento del Comune, situazione di fatto avviata con l’individuazione della Commissione d’indagine incaricata dell’attività di accesso e accertamento guidata dal Prefetto Pecoraro: “Un vero commissariamento non farebbe il bene di questa città, perché la politica non avrebbe più voce in capitolo delegando tutto alla magistratura”. Secondo Catarci la politica in questo momento deve investire nella moralizzazione “mettendo le mani a tutto quello che c’è di malato ormai nella città, guardando i bilanci delle società partecipate e scegliendo persone integre. La riforma della macchina amministrativa deve essere fatta dalla politica”.

IL SINDACO MARZIANO – Anche sull’appellativo dato da tempo al Sindaco Marino, il Presidente Catarci non vuole ironizzare, puntando proprio sulla positiva ‘marzianità’ del primo cittadino: “Essere un ‘marziano’ è stato il problema di Marino, su tante questioni è stato assente, una su tutte l’emergenza abitativa – seguita – Adesso invece si rileva una virtù. Essere un marziano lo ha aiutato a stare lontano dal malaffare. Questo è quello che in verità evince dalle intercettazioni: che Marino era inavvicinabile”. Secondo il Presidente Catarci è il momento di stringersi attorno al Sindaco: “Ha bisogno del sostegno di chi crede che alla città serva un rinnovamento vero. Non si può fare di tutta l’erba un fascio, sono disponibile al confronto con i 5 Stelle ma la partita deve essere sul bene della Città di Roma”.

I BANDI IN MUNICIPIO VIII – Anche nel Municipio VIII, Come in altri territori della Capitale, al momento si sta cercando di far luce su tutti i bandi che potrebbero essere stati toccati dalla cupola di ‘Mafia Capitale’. Per fare questo il presidente Catarci ha contattato il Segretariato generale: “Abbiamo chiesto un controllo dei nostri bandi. Noi faremo elenco con tutti gli estremi e siamo pronti a consegnare tutti gli incartamenti che ci chiederanno – conclude – Invitiamo il M5S a spendersi su questo terreno”.

Leonardo Mancini