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Municipio VIII, cittadinanza a Mimmo Lucano: arriva la diffida della Sindaca

L’iniziativa della maggioranza, all’interno della campagna ‘Riace premio Nobel per la Pace 2019’, è stata bollata da Campidoglio e opposizioni come inopportuna e fuori dal corretto iter istituzionale

MUNICIPIO VIII – Nella giornata di ieri la maggioranza in Municipio VIII ha dato appuntamento a cittadini e a tante istituzioni presso il Teatro Palladium di Garbatella per il lancio della campagna “Riace premio Nobel per la pace 2019”. Presente all’iniziativa anche Mimmo Lucano, Sindaco di Riace recentemente salito all’onore delle cronache non tanto per il lavoro svolto in tema di immigrazione e di integrazione, quanto per alcuni fatti giudiziari che gli sarebbero imputati. Il minisindaco Amedeo Ciaccheri assieme alla sua maggioranza, ha voluto ribadire la vicinanza a Domenico Lucano, conferendogli la cittadinanza onoraria del Municipio VIII.

LA DIFFIDA – Naturalmente non sono mancate le critiche nei confronti di questa iniziativa, considerata dalle opposizioni municipali quantomeno inopportuna. Ma a pesare sulla giornata del 20 dicembre è soprattutto la lettera di diffida inviata dalla Sindaca Virginia Raggi al presidente Ciaccheri. Nella missiva la prima cittadina ha diffidato il minisindaco a procedere con il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Domenico Lucano. Questo perchè, si legge nella nota, “la cittadinanza onoraria, nella prassi consolidata, viene riconosciuta a seguito di un’istruttoria sui motivi di merito posti a fondamento della domanda che, se ritenuta meritevole, diviene oggetto di una proposta di deliberazione da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Capitolina”. Il Municipio VIII avrebbe quindi sbagliato l’iter, optando per una procedura ‘più snella’. Al contrario per la Sindaca “solo l’Assemblea Capitolina, qual organo rappresentativo della comunità dei cittadini, è deputata ad individuare persone, non residenti in Roma, che abbiano incarnato i valori fondanti della città e meritino un riconoscimento”.

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UNA QUESTIONE DI PROPAGANDA – Critiche arrivano anche dagli esponenti locali della Lega, che in questo caso parlano di mera ‘propaganda’: “La scelta della Presidenza del Municipio VIII, ancora una volta meramente propagandistica, non può che essere condannata, tanto più dopo le conclusioni del Tribunale del Riesame – spiegano il dirigente regionale del carroccio Fabrizio Santori e la consigliera municipale Raffaella Rosati – Invitiamo il presidente del Municipio ad occuparsi dei tanti problemi che affliggono i cittadini e il territorio, e non disperdere tempo per iniziative volte a santificare personaggi che esprimono il loro consenso ad un’immigrazione illegale e fuori controllo”. Posizione allo stesso tempo espressa anche da capogruppo municipale della Lega Franco Federici: “Questo è l’ennesimo atto di propaganda. La maggioranza continua ad esprimersi e a prendere posizione su argomenti e vicende che le competono. I cittadini del territorio li hanno votati per altro. Nei quartieri è tutto immobile, mentre la presidenza si occupa di una campagna per il Nobel ad un indagato”.

IL SIT-IN DI CASAPOUND – Nei giorni scorsi anche gli attivisti di CasaPound hanno manifestato il loro dissenso nei confronti dell’iniziativa assunta dalla presidenza del Municipio VIII. Durante un breve sit-in in via Benedetto Croce 50 il referente municipale, Massimo Pugliese, ha parlato di “Un Presidente e una giunta municipali completamente assenti dal territorio”, e ancora, “si preoccupano di celebrare un soggetto indagato per tutta una serie di reati tra cui il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. “È inaccettabile – ha poi continuato Davide Di Stefano, dirigente nazionale di CPI – che questo municipio venga trasformato in un centro sociale, una cittadella a sé rispetto a tutti gli altri municipi di Roma, come dimostrano queste pagliacciate prive di senso”.

RESTARE SUI PROBLEMI DEL TERRITORIO – Forza Italia ha voluto rimarcare l’inopportunità di questa iniziativa. Nelle parole del capogruppo Simone Foglio traspare l’idea che atti come questi non diano alcun apporto al miglioramento della vita dei cittadini, e che quindi non rientrino nelle funzioni degli organi di prossimità. Una lettura diametralmente opposta rispetto a quella della maggioranza, che in più di un’occasione ha ribadito la volontà di esprimersi anche su vicende di carattere nazionale o internazionale: “Ogni azione messa in campo dalla Giunta o dal Presidente di un Municipio deve avere una doppia valenza: quella politica e quella fattiva per risolvere i problemi del territorio che si amministra – ha commentato il consigliere Foglio – In Municipio VIII siamo stati ormai abituati, da tanti anni di governo del centro sinistra, ad atti completamente spogliati di qualsiasi tensione verso il territorio, solamente avvolti di vuoto ideologismo. È questo il caso della cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano, un procedimento quanto mai inopportuno e anche errato dal punto di vista amministrativo, che però è sicuramente valso al presidente e alla sua maggioranza qualche bel titolo sui giornali”.

Leonardo Mancini