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Tor Marancia: con il Centro Culturale arriva anche il Teatro dell’Opera

Firmato il protocollo d’intesa per il Centro Culturale Polivalente di via di Tor Marancia, ospiterà anche la scuole di Danza e Canto Corale del Teatro

TOR MARANCIA – È arrivata questa mattina la firma dell’atto formale per la nascita del nuovo centro culturale di Tor Marancia che ospiterà anche la Scuola di Danza e di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma. Al fianco di questa istituzione culturale ci saranno anche sale gestite con le realtà del territorio e un’aula magna. Il protocollo d’intesa è stato siglato durante l’incontro in Campidoglio con la Sindaca Virginia Raggi, il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes, l’assessore all’Urbanistica Montuori, L’assessora ai Lavori Pubblici Linda Meleo e il presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri, che ha anche avanzato l’ipotesi di dedicare il nascente centro alla memoria di Nicola Ugo Stame, tenore partigiano, arrestato nel’39 al Teatro dell’Opera, poi riarrestato e portato a via Tasso e fucilato alle Fosse Ardeatine.

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LA STORIA DEL CENTRO CULTURALE

Il Centro Culturale Polivalente sarà realizzato al posto dell’ex scuola elementare Raimondi in via di Tor Marancia, da tempo in completo stato d’abbandono e inserita con un progetto presentato dai cittadini nel processo partecipativo online #RomaDecide, pensato dall’Amministrazione per destinare i fondi derivanti dalla nuova Convenzione Urbanistica di Piazza dei Navigatori. Il progetto del Comitato promotore è rientrato in graduatoria con un’iniziale stanziamento di 4 milioni e 800mila euro che comprendevano abbattimento dell’esistente, progettazione e costruzione del centro. Purtroppo nel 2018 una Delibera Comunale ha rimodulato lo stanziamento, facendo posto a quattro altri interventi e riducendo i fondi a soli 700mila euro (utili alla demolizione e progettazione), lasciando il reperimento di altro denaro alle annualità successive. Naturalmente i cittadini del Comitato Promotore hanno protestato, indirizzando alla Sindaca una petizione con diverse centinaia di firme. Dopo mesi di silenzio nell’ottobre dello scorso anno sono partiti gli incontri del processo partecipativo per la progettazione del centro, anche grazie alla rimodulazione di fondi tra i progetti approvati all’interno della votazione online su Piazza dei Navigatori. In particolare sarebbe la riqualificazione di alcuni uffici municipali in via Grotta Perfetta ad essere stata definanziata, per spostare circa 4 milioni di euro sul Centro Culturale di Tor Marancia. Una decisione questa rivendicata dal Municipio VIII e dal Presidente Ciaccheri, secondo cui, senza questo intervento, si sarebbe persa l’occasione di finanziare interamente l’opera, lasciando al territorio solo uno spazio vuoto con un’ex scuola demolita. In ogni caso, durante gli incontri del processo partecipativo, i cittadini hanno criticato la decisione di inserire la Fondazione Teatro dell’Opera nel Centro, altra scelta difesa invece da via Benedetto Croce: “Il Municipio ha sempre avanzato la richiesta che fosse gestito da una Istituzione pubblica – ha ricordato quest’oggi il Presidente Ciaccheri – il Teatro dell’Opera garantisce che il Polo diventi una struttura polivalente aperta alle esperienze territoriali con servizi di rilevanza per tutto il quadrante e l’intera città”.

LA FIRMA DEL PROTOCOLLO

Anche la Sindaca Raggi ha salutato con favore il raggiungimento di questo accordo: “Creare a Roma nuovi luoghi di comunità, cultura ed eccellenza. È un obiettivo fondamentale che continuiamo a portare avanti attraverso l’ascolto del territorio. Questo protocollo è frutto di un processo partecipativo voluto dall’Amministrazione e ci permetterà di trasformare uno spazio oggi abbandonato in un luogo aperto alla città e ai cittadini”. Il Sovrintendente del Teatro dell’Opera, Carlo Fuortes, ha parlato di cosa verrà realizzato a Tor Marancia. “Con la realizzazione di questo bellissimo progetto nasceranno degli spazi ideati e dedicati alla Scuola di danza, alla Scuola di canto corale, alla Cantoria e alla Youth Orchestra. È la prima volta che questo accade nella storia del nostro Teatro – spiega – Fino ad oggi sono sempre stati utilizzati spazi trasformati da edifici preesistenti, spesso carenti o inadeguati. È una grande valorizzazione di tutto il settore Educational del Teatro e produrrà certamente degli effetti molto positivi sui processi formativi dei giovani talenti che si impegnano nelle varie discipline”.

DAL MUNICIPIO VIII

Il minisindaco, Amedeo Ciaccheri, oltre ad aver proposto l’intitolazione della struttura al tenore e Partigiano Nicola Ugo Stame, ha parlato dell’apertura di una ‘fucina di arte e cultura’: “Una giornata importante per il nostro territorio. Un risultato importante per il Municipio VIII ottenuto grazie all’incontro con l’Assessore Montuori e il Sovrintendente del Teatro dell’Opera Fuortes. Ma anche grazie al lavoro dell’Assessora Ricci, all’ostinazione della mia maggioranza e all’intelligenza della comunità territoriale – e ancora – Dove giace un rudere dismesso nascerà una fucina di arte e cultura: uno spazio dedicato alla scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma ed anche un hub culturale aperto alla cittadinanza”. Ora l’attenzione del Municipio VIII si concentrerà sulla realizzazione del Centro Culturale, “affinché i lavori di realizzazione procedano spediti – aggiunge Ciaccheri – Ma oggi segniamo la data: perché inizia una nuova storia, e le nuove storie vanno festeggiate”.

QUALCHE CRITICA

Sin dai suoi primi passi questo progetto non è stato esente da critiche. In particolare è la precedenza rispetto ad altre opere approvate con #RomaDecide ad aver alimentato critiche: “Il municipio ed il comune dovrebbero impegnarsi per realizzare prima i 13 progetti che hanno ottenuto più voti – affermano dal Comitato Parchi Colombo promotore di un altro progetto risultato vincitore – Se si richiede ai cittadini di votare il risultato andrebbe poi rispettato anche nella priorità di realizzazione delle opere”. Una posizione non condivisa dal Municipio VIII, che vede invece in questa opera un’occasione per il territorio, spiegando che l’ordine di realizzazione è stato rivisto quando sono stati reperti i fondi per realizzare interamente il Centro Culturale, evitando di lasciare un’opera incompiuta (con la sola demolizione). Anche il Comitato promotore del progetto, pur parlando di una ‘vittoria dei cittadini’, sottolinea che non è esattamente ciò che era stato chiesto: “Il Comune e il Municipio VIII stanno procedendo nel senso opposto a quanto emerso nel processo partecipativo, che aveva chiaramente espresso contrarietà alla cessione di gran parte dello spazio del futuro centro culturale al Teatro dell’Opera – e ancora – La realizzazione del Centro sarà comunque una vittoria dei cittadini  che lo  hanno proposto, lo hanno votato e hanno proseguito a pressione per ottenere il reintegro dei fondi”.

I PROSSIMI PASSI

Dei prossimi passi per arrivare ad aprire i cantieri hanno parlato l’Assessora ai Lavori Pubblici, Linda Meleo, e all’Urbanistica, Luca Montuori. Per quest’ultimo “Trasformare la città attraverso la realizzazione di interventi di rigenerazione e riqualificazione per mettere nuovamente a disposizione dei cittadini spazi di qualità è uno degli obiettivi politici principali di questa Amministrazione – e ancora – Una politica che qui si rappresenta nella realizzazione in un nuovo edificio pubblico contemporaneo il cui progetto sarà selezionato attraverso un concorso di progettazione internazionale”. L’iter prevede l’abbattimento dello scheletro dell’ex scuola entro la fine di quest’anno o per l’inizio del 2021, mentre per il concorso internazionale il lancio potrebbe arrivare già nel mese di settembre prossimo: “Il Dipartimento Lavori Pubblici coordinerà il Tavolo Tecnico incaricato di produrre la documentazione preliminare per il futuro Concorso di Progettazione Internazionale – ha spiegato Linda Meleo – Un altro tassello per individuare le caratteristiche del futuro Centro Culturale Polivalente che sarà un punto di riferimento per l’VIII Municipio e per tutta la città”.

Leonardo Mancini