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    Stadio della Roma: con il passaggio in Regione si riaccende lo scontro

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    Italia Nostra: “Inaccettabile il metodo seguito per fare approvare il progetto”

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    IL PASSAGGIO IN REGIONE – La notizia del passaggio in Regione del progetto sullo Stadio della Roma e sul nuovo business park a Tor di Valle non è di certo passata inosservata. Tra le prime reazioni spicca quella di Italia Nostra, che chiede maggiore chiarezza in merito alle criticità riscontrate dagli assessori capitolini che hanno analizzato il progetto. L’ok e il consecutivo passaggio alla Pisana è arrivato nella giornata di ieri, ed è stato annunciato da una nota stampa del Campidoglio che parla di alcune carenze nel progetto, che soffrirebbe “una certa fretta nella fase finale – si legge nella nota – Si tratta di un progetto complesso sotto il profilo tecnico e amministrativo. Allo stato attuale è chiaro in tutte le sue parti, lo stadio, il business district, il grande sistema ambientale che lo circonda e le infrastrutture per i collegamenti su ferro, stradali, ciclopedonali e di messa in sicurezza idraulica di Decima. Dei circa 90 ettari, la metà è destinata a parco e aree verdi, solo l’11 per cento a edifici”. 

    LA REAZIONE – È su questo punto che si scagliano le critiche dell’Associazione Italia Nostra, e sul fatto che la relazione sulle criticità sia stata inviata alla Eurnova “senza prima (almeno così risulta) essere fatta conoscere ai gruppi consiliari del Campidoglio – spiegano dall’Associazione – Italia Nostra Roma chiede al Sindaco Marino, al Presidente Zingaretti e a tutti gli eletti in Campidoglio e alla Regione come si può permettere di inviare in tutta fretta un progetto che ancora presenta criticità e carenze, senza neanche farle conoscere prima ai Consiglieri comunali. Perchè il Consiglio comunale è stato completamente esautorato di ogni sua prerogativa in questo delicato passaggio?”. 

    MAGGIORE CHIAREZZA – La domanda lanciata da Italia Nostra al momento non ha ancora avuto risposta, ma dall’Associazione fanno sapere che si rivolgeranno ufficialmente all’Assessorato alla Legalità e al Segretariato Generale. “Inoltre – aggiungono – rimangono ancora non risolti i principali punti segnalati da Italia Nostra Roma”. Tutte questioni sulle quali gli attivisti dell’Associazione non hanno mai smesso di chiedere spiegazioni. Si parla in primis delle proprietà delle aree, che ancora non risulterebbero essere nelle disponibilità dell’Eurnova. Poi l’assenza, a quanto riferito dall’Associazione, del progetto esecutivo per la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano, ma anche la situazione idrogeologica dell’intera ansa di Tor di Valle. Rimane poi aperta la questione della “sostenibilità dell’intero nuovo pesantissimo insediamento da verificare con una VIA ed una VAS – concludono da Italia Nostra – La costruzione dei tre enormi grattacieli che insieme ai due dell’EUR stanno modificando lo skyline orizzontale di Roma, splendido pregio per ammirare i suoi panorami unici al mondo”.

    LeMa