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Incendio Tor de’ Cenci: per il Municipio IX è evidente la matrice dolosa

In una mail indirizzata al CdQ Tor de’ Cenci – Spinaceto l’Assessore municipale all’Ambiente Antonini parla di “strategia del fuoco”

TOR DE’ CENCI – Un incendio nelle prime ore del pomeriggio di ieri ha preoccupato non poco i cittadini dei quartieri di Tor de’ Cenci e Spinaceto. Il rogo scoppiato all’interno di un sito di stoccaggio di cassonetti dell’Ama ha provocato anche disagi alla viabilità su via Pontina, oltre a generare una grossa colonna di fumo avvistata da molti quartieri dell’area periferica.

LA MAIL – È interessante leggere quanto riportato dall’Assessore all’Ambiente del Municipio IX, Marco Antonini, in una mail inviata al Comitato di Quartiere Tor de’ Cenci – Spinaceto. La mail è stata resa pubblica dallo stesso Cdq attraverso il suo sito web.

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I ROGHI – L’assessore spiega in primis le tempistiche del rogo scoppiato nella giornata di ieri all’interno del sito Ama di stoccaggio dei cassonetti. “L’incendio di ieri si  sviluppato dapprima nella tarda mattinata in una zona di prati e bosco adiacente a Tor de Cenci, (la collina compresa fra Pontina, chiesa e campo di calcio, non facilmente accessibile, quindi di probabile origine dolosa)”, si legge nella mail pubblicata dal Cdq – Attorno alle 14,30 è partito un altro incendio dall’altro lato della strada, nell’area ex campo nomadi oggi assegnata all’AMA per la costruzione della nuova isola ecologica, dove erano stoccati al centro di un piazzale asfaltato lontano dalla vegetazione, circa 500 cassonetti e 150 gettacarte stradali. L’incendio ha interessato solo i materiali, senza nessuna traccia sulla vegetazione circostante, quindi da ritenersi sicuramente doloso”.

I RILEVAMENTI DELL’ARPA –  L’incendio è stato domato alle 16.30, seguita Antonini: “la densa nube nera fortunatamente non è scesa al suolo ma ha stazionato in alto sospinta dal vento, per poi essere dispersa. Ad ogni modo abbiamo chiesto all’ARPA, di concerto con l’assessorato ambiente comunale, di svolgere analisi per misurare la quantità di inquinanti generati dal rogo nonché gli interventi di bonifica al suolo”.

I TIMORI – Naturalmente a fronte di quanto espresso dall’Assessore nella sua mail, e considerando i numerosi episodi di roghi degli ultimi giorni (dalle sterpaglie fino alle auto), non si può non pensare ad una matrice dolosa e organizzata: “Poiché da lunedì sono in corso diversi incendi sospetti dolosi come quello di Casal Brunori o sicuramente dolosi come i roghi di auto notturni che hanno colpito diverse parti del municipio – conclude l’Assessore – è evidentemente in corso una strategia del fuoco per ragioni oscure, simile a quella che dapprima colpito la stessa area l’anno scorso, per poi devastare parte della Riserva di Decima e portare alla chiusura della Pontina”.

DAL MUNICIPIO IX – Dal Municipio IX viene inoltre ricordato che sull’area bruciata, quella che in passato ha ospitato il Campo Nomadi di Tor de’ Cenci e attualmente il deposito dei cassonetti Ama, è ad oggi prevista la realizzazione di una nuova isola ecologica. Sul luogo dell’incendio, oltre all’assessore Antonini, era presente anche il Presidente del Municipio IX, Dario D’Innocenti. Dal sito del Municipio IX leggiamo: “L’incendio è quasi sicuramente di origine dolosa e il materiale bruciato consiste in 500 cassonetti stradali e 150 bidoncini utilizzati per la raccolta porta a porta, ubicati al centro di un’area asfaltata. La vegetazione circostante è completamente intatta”. I Vigili del Fuoco starebbero quindi valutando l’iscrizione della notizia di reato poiché, come dichiara l’assessore Antonini “questo incendio fa seguito a quello di ieri in via Cortesi (Mostacciano), all’incendio doloso di questa notte di oltre 20 macchine a Spinaceto e Tor de’ Cenci e all’ulteriore incendio avvenuto dietro la parrocchia di via Pontina Vecchia nella mattinata di oggi – aggiunge – Appare evidente che dietro tutto questo ci sia una mano. E’ già stato richiesto all’Assessore Montanari di attivare l’Arpa per verificare l’eventuale contaminazione dovuta a diossina ed altri inquinanti. Comunque – prosegue l’assessore Antonini – dato il forte vento che ha spirato nella direzione opposta alle aree abitate, non dovrebbero esserci problemi per la popolazione che abita nelle zone limitrofe”.

DALL’AMA – Intanto nella serata di ieri l’Ama ha voluto rassicurare i cittadini riguardo i materiali effettivamente bruciati nell’incendio. A quanto riferito dall’azienda all’interno del perimetro di stoccaggio “sono andati a fuoco esclusivamente vecchi contenitori dismessi in plastica, completamente vuoti, in attesa di rottamazione secondo le procedure di gara previste dalle normative vigenti”. La municipalizzata dei rifiuti parla anche di numeri, spiegando che all’interno del sito di stoccaggio erano presenti almeno 350 cassonetti, per lo più di piccola e media taglia, da 30 fino a 1.100 litri.

Leonardo Mancini