Home Municipi Municipio VIII

Il Municipio VIII chiude il Polo municipale di Protezione Civile

brigata garbatella spalleRID

Brigata Garbatella e Millennium fuori dai locali entro il 1 ottobre. Alla base della decisione la Convenzione scaduta nel 2015 e l’idea di rivedere il servizio

Ads

IL POLO DI PROTEZIONE CIVILE – La Brigata Garbatella e Millennium, le due Associazioni di Protezione Civile che nel 2012 hanno dato vita al Polo di via Benedetto Croce nella sede del Municipio VIII, dopo un incontro con la Presidenza dell’istituzione di prossimità, avrebbero ricevuto la richiesta verbale di lasciare i locali assegnati in convenzione entro il primo ottobre prossimo. Meno di un mese per andarsene e trovare una nuova sede per il servizio che non intendono lasciare.

L’INCONTRO CON LA PRESIDENZA – Abbiamo contattato il Presidente del Municipio VIII, Paolo Pace, per capire quali siano le cause di questa presa di posizione: “Come tutte le associazioni hanno fatto e fanno tanto. Ma come per tutte le associazioni stiamo rivedendo le convenzioni scadute, e la loro è scaduta nel dicembre 2015. Da allora ad oggi nessuno si è premurato di rinnovarla o sostituirla”. Un problema di scadenze quindi, ma secondo Pace c’è dell’altro: “Inoltre – aggiunge il Presidente – la precedente convenzione è stata fatta senza bando di gara con assegnazione diretta e senza una delibera di giunta, cosa che invece è avvenuta per l’Ares 118”. Per risolvere questa vicenda dalla presidenza si pensa ad un nuovo bando: “Con tutti seguiamo il principio della legalità e della trasparenza. Qualunque cosa sia disposizione della collettività deve essere a disposizione di tutti, con la possibilità di fare un bando e di partecipare – continua il minisindaco – Sul nostro territorio esistono più di una associazione di Protezione Civile, perché dovrei preferirne una? Quindi è corretto procedere attraverso un regolare bando con regole chiare. Lo facciamo e lo faremo con tutte le associazioni che hanno assegnazioni scadute”. L’idea del M5S municipale è quella di rivedere il sistema del Polo di Protezione Civile, pensando ad una struttura più integrata: “Abbiamo proposto una cosa interessante creare una struttura più grande, un vero Polo, un locale di dimensioni maggiori dove raggruppare tutte le realtà del territorio senza escludere nessuno. Con la possibilità di mettere i loro mezzi in una struttura che permetterà anche di lavorare in rete”.

NESSUNA PROROGA – Se la pubblicazione di bando per l’assegnazione dei locali è un principio condivisibile, saranno infatti il curriculum associativo e le esperienze maturate a parlare per i concorrenti, la proroga della Convenzione di un servizio così importante in attesa della nuova gara sarebbe stata certamente apprezzata. “Visto che comunque questa situazione si protrae da tempo abbiamo chiesto di lasciare liberi i locali – continua Pace – Inoltre l’Associazione Milennium ha assegnato l’ex Dazio un locale che potrebbe essere ristrutturato legalmente ne hanno il possesso e l’obbligo di custodia”. Di certo non una soluzione immediata o percorribile in pochi giorni. “Inizialmente – aggiunge il minisindaco – abbiamo mandato una lettera per chiedere che tipo di servizi avrebbero potuto offrire alla collettività in vista di un eventuale rinnovo. Ma ci hanno detto che non potevano fare nulla di quanto indicato da noi, come la pulizia di alcune caditoie in situazione emergenziale, cose che sono previste nel loro statuto come prevenzione e tutela ambiente e che altre associazioni di Protezione Civile fanno già”.

DA BRIGATA GARBATELLA – Da Brigata Garbatella, è il presidente dell’Associazione Cristiano Bartolomei, a dirsi amareggiato dal comportamento dell’istituzione municipale: “Si è persa un’occasione, il Presidente ci ha prospettato un Polo di Protezione Civile in una situazione più adeguata, ma intanto ci mandano via. Ci sentiamo amareggiati dopo tutto quello che abbiamo fatto non solo per il territorio ma per le emergenze in tutta Italia – ci dice Bartolomei – Rispetto le idee delle istituzioni, anche se hanno altre visioni di Protezione Civile. È stata persa l’occasione di avere delle vere associazioni all’interno del Municipio”. Brigata Garbatella, così come l’Associazione Milennium, dovranno al più presto trovare una sistemazione alternativa, soprattutto per il loro equipaggiamento e per i mezzi: “Chiediamo a tutta la cittadinanza un aiuto per trovare una nuova sistemazione, perlomeno per i nostri mezzi e poter continuare ad operare – conclude Bartolomei – Noi non cambieremo il nostro nome e non smetteremo di vigilare sul nostro territorio”.

LE REAZIONI DELLE OPPOSIZIONI – In verità sono le opposizioni ad aver dato per prime la notizia della comunicazione informale della presidenza, manifestando tutta la loro indignazione. “Una semplice comunicazione verbale da parte del Presidente liquida due realtà importanti per il Municipio – scrive Anna Rita Marocchi, capogruppo del PD – Cosa dovranno mai fare in quella sede dove oggi risiedono le due Associazioni? In linea con quanto accade in città l’operazione trasparenza deve ancora partire. Noi Consiglieri che chiediamo lumi non riceviamo risposte. Chi mai dovrà prendere possesso di quella struttura?”. Anche il Consigliere Andrea Catarci di Sinistra per Catarci, affida a Facebook il suo pensiero su questa vicenda ricostruendo le attività svolte in questi anni: “Dal 2012 le associazioni Prociv Italia Brigata Garbatella e Millennium, insieme dell’Ares 118, hanno dato vita al Polo municipale contro le Emergenze, in convenzione con il Municipio. Da allora hanno svolto una costante e meritoria attività al servizio del territorio, della città e in giro per l’Italia – scrive Catarci – Un’eccellenza, non a caso riprodotta in altri Municipi ed unanimemente riconosciuta, da moltissimi ma non da tutti: non di certo dalla nuova maggioranza municipale del M5s, che per bocca del Presidente Pace ha comunicato informalmente alle realtà associative la conclusione della collaborazione, con l’invito ad andarsene dai locali di via Benedetto Croce entro il 1 ottobre. Ma lo sanno cosa stanno facendo? – seguita il consigliere – Sanno quanto è stato fatto dalle realtà associative per il territorio e quanto è importante per l’Ares 118 poter disporre di quei locali, da cui partono le ambulanze per Montagnola e l’Eur, riducendo tempi vitali di soccorso?”.

IL SERVIZIO DELLA PROTEZIONE CIVILE – Se si può dibattere sulla scadenza della Convenzione e su una possibile proroga, ciò che non può essere messo in discussione è il lavoro che i volontari svolgono sul nostro territorio, nella città e nelle emergenze. Anche quest’anno infatti Brigata Garbatella durante il periodo estivo si è occupata delle attività di avvistamento incedi e, quest’estate per la prima volta, anche delle operazioni di spegnimento. Rispetto allo scorso anno la Brigata è cresciuta e ha acquisito nuove professionalità. L’investimento di 15mila euro, ottenuti tra convenzioni e bandi, ha permesso ai volontari di comperare un nuovo modulo antincendio, oltre ai DPI (casco, divisa, maschera, guanti e scarpe, un costo per volontario di circa 800 euro) per i sei nuovi volontari formati per ‘fronte fuoco’ (lo spegnimento). Un totale di 12 volontari su queste mansioni e dieci autisti. I volontari hanno partecipato ad un totale di 39 interventi, operando anche a Trigoria, Magliana e Ponte Marconi. Inoltre, per non farsi mancare nulla, durante il sabato e la domenica, l’Associazione si è occupata anche del servizio di avvistamento incendi all’interno della Tenuta di Tor Marancia. Poi arriva il sisma che ha sconvolto il Centro Italia, e i volontari partono per le zone dell’emergenza: “Alle due di notte del 24 agosto abbiamo finito di spegnere un incendio, siamo tornati a casa e poco dopo siamo stati svegliati dal sisma”, ci racconta Cristiano. Dalla Sala Operativa Regionale assieme ai vertici di altre Associazioni si iniziano a coordinare i soccorsi immediati, con la partenza delle unità cinofile. Ma alle 13,30, con due ambulanze dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC), la Brigata Garbatella è arrivata ad Amatrice. “Per due giorni abbiamo lavorato tra le macerie – prosegue Cristiano – sono ottanta le salme che abbiamo recuperato. Una cosa toccante, struggente, che ci ha fatto stringere ancora di più al dolore dei cittadini di quelle zone”. Dopo questi interventi inizia l’esperienza del Campo di Sommati, dove Cristiano Bartolomei di Brigata assume il ruolo di Capo Campo, mente i suoi volontari si occupano della segreteria del campo, “un lavoro complicatissimo, soprattutto nelle prime ore quando tutto deve entrare in funzione e tutto è una priorità. Ma si lavora tutti insieme – conclude – al di là delle divise, mettendosi in gioco senza mai risparmiarsi, con l’unico intento di salvaguardare i cittadini”.

Leonardo Mancini