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Campo via Candoni: nei roghi anche l’amianto

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I sindacati di polizia sono sul piede di guerra dopo i risultati delle analisi della Asl

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LE ANALISI – I pennacchi di fumo nero e intossicante che si levano dal campo di via Candoni non sono una novità per i residenti della zona. Tantomeno lo sono l’odore nauseabondo che in pochi minuti invade le strade dei quartieri limitrofi. Ma ora, le analisi portate avanti dalla Asl di Civita Castellana, su indicazione Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma, aggravano la situazione. Tra i materiali bruciati nel campo infatti sarebbero state trovate anche tracce d’amianto. I Vigili del Fuoco avevano predisposto le analisi dopo le rilevazioni del 3 febbraio scorso, richiedendo di “provvedere ad effettuare una opportuna ed indispensabile verifica dell’area interessata per poter valutare possibili presenze o dispersioni nell’atmosfera e nel terreno di fibre di amianto per la salvaguardia dell’incolumità e della salute pubblica e privata”.

LA REPLICA DEI SINDACATI DI POLIZIA – Ma ora, oltre l’indignazione dei cittadini, c’è anche l’ira delle sigle sindacali degli organi di polizia, impegnati nelle operazioni di controllo e presidio disposte dal Prefetto: “Dai risultati delle analisi che accertano la presenza di amianto – scrivono in una nota inviata a Comune e Comando di Polizia Locale, Giancarlo Cosentino della Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Marco D’Emilia Fp Cgil Roma e Lazio – emerge una quantomeno allarmante condizione del sito di via Candoni che avrebbe dovuto imporre l’immediata sospensione del servizio fino ad oggi svolto dal personale della Polizia Locale di Roma Capitale XI Gruppo Marconi. Si diffida dal proseguire, fino alla richiesta e disposta bonifica, ad impiegare personale della Polizia Locale in attività di controllo considerato che gli accertamenti effettuati come anche quelli disposti sono finalizzati alla ‘salvaguardia dell’incolumità e della salute pubblica e privata’”.

SOSPENDERE IL PRESIDIO – Ma i sindacalisti vogliono vederci chiaro, e nella nota inviata al commissario straordinario Tronca, chiedono “di conoscere le iniziative assunte in merito alla situazione e le motivazioni per le quali non si è proceduto a sospendere il servizio presso il campo nomadi nonostante l’acquisizione da parte di Roma Capitale e da oltre un mese degli atti oggi nuovamente trasmessi continuando in tal modo a esporre a rischi la salute degli operatori del corpo”. All’appello si unisce anche la Rsu Ugl Roma Capitale con Sergio Fabrizi che chiede a Tronca “di sospendere i servizi di piantonamento presso il campo. L’elevata pericolosità dell’esposizione alle polveri di amianto ed il problema di sicurezza per la pubblica incolumità emersi dal rapporto, consigliano vivamente di sospendere i turni di servizio presso il campo di via Candoni specie in considerazione che gli agenti in servizio risultano allo stato privi dei più elementari dispositivi di prevenzione individuale, previsti dal decreto 81/2008 in tema di sicurezza sul lavoro”.

LA REPLICA DI FDI –Sono Federico Rocca, dirigente romano di FdI, e Valerio Garipoli, consigliere in Municipio XI, a ricordare i rischi cui sono sottoposti gli agenti in presidio davanti i campi: “A Candoni così come in altri campi gli agenti sono anche soggetti a subire roghi tossici e qualche volta delle aggressioni quando cercano di intervenire. Oltre ai vigili in servizio, a Via Candoni tale situazione espone a seri rischi anche i dipendenti del deposito Atac e i fruitori e operatori di un nido aziendale – seguitano – La chiusura definitiva di tutti i campi è l’unica strada percorribile per dire basta, altre soluzioni sarebbero la persecuzione del fallimento e il mantenimento del degrado esistente”.

LeMa