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Smaltimento illegale: Nuovi interventi nel campo di via Candoni

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Sequestrato materiale elettrico pronto per essere fuso e venduto illegalmente

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LOTTA ALLO SMALTIMENTO ILLEGALE – Continuano gli interventi di contrasto allo smaltimento illegale di rifiuti all’interno del campo nomadi di via Candoni. Dopo il sequestro di un impianto di smaltimento di rifiuti ferrosi avvenuto il 26 giugno scorso, questa mattina gli uomini della Polizia di Stato – Commissariato San Paolo – e del Corpo Forestale dello Stato hanno effettuato un intervento congiunto proprio in questa direzione. Ad esprimere il suo apprezzamento per l’operazione è il Presidente del Municipio XI, Maurizio Veloccia: “Intervento che richiedevamo da alcuni mesi e che è stato individuato tra le priorità nell’incontro con il Prefetto Gabrielli. Proprio durante le riunioni del Tavolo – istituito a seguito della riunione – il Municipio ha indicato la necessità di andare a colpire alla fonte tutte le situazioni di degrado e di criminalità che coinvolgono il nostro territorio e, in particolare, quelle legate allo smaltimento dei rifiuti e dei roghi tossici”.

L’OPERAZIONE – Molto il materiale ritrovato all’interno del campo durante l’intervento di questa mattina. Si tratta, soprattutto, di materiale elettrico e di piccoli elettrodomestici, evidentemente non smaltiti in modo regolare, smontati e pronti per essere fusi. Il materiale metallico così recuperato veniva poi venduto a stabilimenti di recupero conniventi con questa filiera illegale. Gli uomini della Polizia e del Corpo Forestale hanno anche proceduto al sequestro di alcuni furgoni e al fermo di alcune persone. “Finalmente dopo le numerose segnalazioni fatte dai cittadini e da Fdi-An – scrivono in una nota Brian Carelli, dirigente nazionale di Fdi-An, Valerio Garipoli, capogruppo Fdi-An in Municipio XI, e Federico Rocca responsabile romano enti locali di Fdi-An – iniziano controlli in un campo che negli ultimi due anni è sfuggito al controllo dell’amministrazione, alimentando una situazione di degrado, illegalità e atti predatori che hanno fatto sprofondare l’intero quartiere circostante il campo in una zona franca per la microcriminalità. Abbiamo denunciato molteplici volte – continua la nota – gli atti vandalici contro il vicino stabilimenti Atac e l’utilizzo da parte dei nomadi del marciapiede come discarica a cielo aperto. Veloccia e Marino continuano ad ignorare il problema, ci auguriamo che da oggi inizi un percorso di ripristino della legalità nel quadrante di Magliana vecchia”.

DAL ROVISTAGGIO AI ROGHI – Con il sequestro di alcuni stabilimenti di recupero e questi controlli a tappeto si punta evidentemente a spezzare la filiera semi-nascosta legata al rovistaggio e ai roghi tossici di materiali: “Spezzare questa filiera è fondamentale per eliminare il degrado e il giro di criminalità che ne deriva – continua il Presidente Veloccia – Dopo la chiusura di alcuni demolitori della, questo è il secondo intervento realizzato tra quelli decisi insieme a Prefettura e Roma Capitale per contrastare questo fenomeno. Bisogna continuare su questa strada ed intervenire per colpire, su base più ampia e più vasta, anche la testa di questo circuito ossia chi dovrebbe smaltire in modo regolare i rifiuti ingombranti e gli elettrodomestici ed invece decide di farlo nell’illegalità – conclude Veloccia – Nella prossima riunione del Tavolo per l’Ordine e la Sicurezza, che si svolgerà proprio oggi pomeriggio in Municipio, porremo un’altra questione fondamentale da affrontare immediatamente: interrompere in modo fermo, deciso e immediato il perpetuarsi di roghi e fumi tossici nel nostro territorio, soprattutto nel quadrante della Magliana”.

LeMa