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Ex Residence: dibattito in Municipio sull’intervento nell’area di Bravetta

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Il Municipio mette nero su bianco il programma di azioni per la riqualificazione dell’area

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Tratto da Urlo n.129 novembre 2015

BRAVETTA – Dopo vari mesi, torniamo a parlare dell’ex Residence Roma. Il complesso nacque negli anni ‘70/’80 ai limiti della Valle dei Casali. Le unità abitative vennero affittate dal Comune e assegnate a nuclei familiari in difficoltà che in seguito vennero spostati in case popolari. Gli alloggi che si liberarono vennero in parte affittati privatamente dalla proprietà, in altri casi subirono occupazioni. La situazione sfuggì presto di mano, il degrado crebbe e vennero effettuati vari sgomberi fino ad arrivare all’abbattimento delle pareti delle palazzine per scongiurare nuove occupazioni. Dell’ex Residence rimasero solo gli scheletri e da allora sono passati anni.

Una delibera del 2007 concesse alla proprietà un cambio di destinazione d’uso per l’area (da non residenziale, quindi alberghiero, a residenziale) per procedere alla costruzione di abitazioni destinate alla vendita, in cambio del versamento di oneri concessori. Ma solo alla fine del 2014 è stato reso noto il futuro dell’area: un complesso residenziale del gruppo immobiliare Mezzaroma denominato Le Corti Romane. L’atto inoltre stabiliva che all’interno delle strutture venissero inserite funzioni pubbliche. Già all’epoca il Municipio espresse il proprio parere in merito, chiedendo che tutti i servizi previsti dalla delibera venissero posti al di fuori delle palazzine. Le indicazioni dell’Ente però, in assenza all’epoca dell’approvazione del Piano d’Assetto della Valle dei casali, potevano essere espresse solo in via teorica. Oggi, grazie all’approvazione e successiva pubblicazione del suddetto Piano e al recepimento degli emendamenti e le osservazioni del Municipio, è formalmente possibile procedere alla collocazione dei servizi previsti dalla delibera 47/2007 all’esterno delle palazzine.

Con un atto di consiglio del 6 ottobre scorso, il Municipio XII ha quindi ribadito le proprie indicazioni in merito agli interventi sull’area, la locazione dei servizi pubblici collegati al Residence e l’utilizzo delle risorse derivanti dall’intervento urbanistico. Abbiamo affrontato la questione con Cristina Maltese, Presidente del Municipio XII, con la quale già in passato avevamo avuto modo di parlare dell’argomento: “La linea del Municipio non è cambiata: Comune di Roma, Dipartimento competente e gli operatori hanno ricevuto ora un atto di indirizzo rispetto all’utilizzo delle risorse. Quando il Municipio nel 2007 espresse il proprio parere rispetto alla riqualificazione del Residence, pose una condizione che venne accolta dal Consiglio Comunale, ovvero che tutti gli oneri derivanti dal cambio di destinazione d’uso, compresi quelli che normalmente vengono incamerati dal Comune di Roma, venissero tramutati in opere per il quartiere. Grazie al recepimento di un indirizzo del Municipio quindi – afferma la Maltese – potremo utilizzare tutte le risorse direttamente nel quadrante. Questa è una grande vittoria. Nella delibera approvata a fine ottobre in consiglio municipale, che segue l’approvazione del Piano d’Assetto che recepisce le linee di indirizzo del Municipio, abbiamo quindi ribadito le nostre indicazioni in merito. Adesso, con il nuovo atto di indirizzo, il Dipartimento può iniziare a lavorare sui progetti”.

La scuola d’infanzia e l’asilo quindi verranno posti al di fuori delle palazzine, nella piazzetta Belvedere. “È inoltre previsto – ha seguitato la presidente – il recupero di un pezzo della Valle dei Casali, che verrà interessato da un intervento per la realizzazione di un percorso attrezzato fruibile dai cittadini”. Altro progetto del Municipio è la ricostruzione della scuola media dentro del complesso del Buon Pastore, recuperando gli spazi dell’edificio per inserire al suo interno anche una biblioteca comunale. Un altro importante intervento è poi quello previsto sul vicino Casale della Provincia dove, secondo i progetti, sorgerà un centro socio culturale dedicato ad anziani e non. Gli interventi programmati sul Casale e sull’edificio del Buon Pastore, precisa la Maltese, saranno realizzabili previa stipulazione di un Protocollo con la Provincia (ora Città Metropolitana) che, dice la presidente “ha già espresso parere favorevole nella Conferenza di Servizi. La sottoscrizione dell’atto è stata inserita nelle priorità che il Municipio ha indicato al neocommissario Tronca”. Abbiamo dunque chiesto alla Presidente se i fondi siano sufficienti per tutti i progetti indicati dal Municipio e se la somma sia già stata versata dalla proprietà: “Gli oneri sono sufficienti. Una parte dei fondi è già stata versata ed è stata inserita in un capitolo di spesa dedicato alle opere da realizzare sul territorio. Con una parte delle somme è previsto anche un intervento sulle strade del quadrante, le cui priorità sono in fase di definizione”.

Sulla questione abbiamo interpellato anche Marco Giudici, Consigliere in Municipio XII e Presidente della commissione trasparenza: “Credo che il quartiere abbia bisogno di maggiore attenzione e servizi. La riqualificazione del Residence è già in un ritardo inaccettabile. L’amministrazione ha l’obbligo di dare una risposta a Bravetta, ad oggi un quartiere dimenticato, e il Residence rappresenta l’emblema di tale abbandono. Sono queste le ragioni che mi hanno portato ad astenermi dalla votazione della delibera, reputo infatti che sarebbe stata necessaria la partecipazione della cittadinanza. Sono anni che il centrosinistra ha deciso in autonomina come riqualificare l’area con una serie di servizi che però reputo insufficienti: si poteva fare molto di più e molto meglio”. Si sono astenuti dalla votazione dell’atto anche i due consiglieri del M5S in Municipio, Daniele Diaco e Silvia Crescimanno che hanno dichiarato: “All’inizio di questa consiliatura abbiamo presentato alla Presidente un’interrogazione per conoscere lo stato dell’arte della Conferenza di Servizi, chiedendo inoltre se fosse presente un cronoprogramma relativo al progetto di riqualificazione della struttura. Oggi chiediamo di poter esaminare il progetto relativo al nuovo complesso denominato Le Corti Romane, che nessuno attualmente ha avuto la possibilità di visionare. Quella fetta di quadrante ha urgente bisogno di servizi pubblici, ma bisogna tenere alta la guardia per evitare inutili colate di cemento e tutelare la Valle dei Casali, polmone della nostra città, soggetta oltretutto a vincoli paesaggistici”.

Anna Paola Tortora