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Residence Bravetta: il quadrante attende ancora una riqualificazione

Gli oneri derivanti dall’intervento dovranno essere impiegati sul territorio ma mancano progetti

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Tratto da Urlo n.166 Marzo 2019

BRAVETTA – Torniamo a parlare dell’ex Residence Bravetta. Gli scheletri delle cinque palazzine continuano a dominare incontrastati la strada. Secondo i piani della proprietà (Mezzaroma) al loro posto dovrebbe sorgere un nuovo complesso residenziale (le Corti Romane). Tre anni fa, a febbraio 2016, iniziarono le demolizioni, operazioni che vennero bloccate poco dopo a causa di un sequestro dell’area. Da quel momento, anche dopo la rimozione dei sigilli (a settembre 2016), i lavori sono fermi. Il nostro ultimo aggiornamento vedeva la proprietà in attesa del permesso a riprendere i lavori. La situazione sembrerebbe essere ferma ancora a quel punto. Abbiamo provato a interpellare la società per chiedere ulteriori notizie ma non siamo riusciti a metterci in contatto con il Gruppo.

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GLI ONERI CONCESSORI GIÀ VERSATI – L’intervento è di fondamentale importanza per il quadrante, che necessita da anni di una riqualificazione. Questa dovrà avvenire sia attraverso l’abbattimento degli scheletri e la successiva ricostruzione dei palazzi che grazie a una serie di opere a scomputo collegate all’intervento urbanistico. Ma non solo: una delibera capitolina (n. 47/2007) ha stabilito che tutti gli oneri concessori derivanti dal cambio di destinazione d’uso dell’area (da “non residenziale” a “residenziale”) debbano essere investiti sul quadrante. Questi ultimi in parte sono già stati corrisposti, come ci diceva Mezzaroma stessa a febbraio 2016: “Sono stati versati oneri per circa 4,3 mln di euro di contributo straordinario, ai quali si sommeranno altri 2,4 mln a breve. A questi vanno aggiunti circa 9 mln di opere di urbanizzazione”.

ACCUSE DI MANCATO UTILIZZO – A oggi però, nonostante parte degli oneri sia stata già versata, ancora mancano gli interventi sul territorio. A denunciarlo è stato il Consigliere municipale Elio Tomassetti (Pd): “Questa Amministrazione non riesce a spendere neanche i soldi che ha. Durante la passata Giunta, per dare seguito alla delibera che vincolava la spesa di quei fondi all’interno del territorio Pisana/Bravetta, avevamo votato un atto che individuava le priorità. Gli uffici municipali, su nostro impulso, avevano iniziato a presentare dei progetti per impegnare quei fondi”. A novembre 2015 però al governo della città è subentrato Tronca: “Il Commissario non ha annullato gli accordi secondo i quali i fondi sarebbero dovuti rimanere nel quadrante, ma non ha nemmeno proceduto alla loro assegnazione al Municipio. Roma era commissariata e durante quel periodo sono state affrontate solo le urgenze”. A giugno 2016 la guida del Municipio è passata al M5S, e al governo della città è stata eletta Virginia Raggi. I presupposti per riprendere il discorso a quel punto, secondo Tomassetti, c’erano tutti: “Nel 2017 però, durante un Consiglio municipale, l’Assessore al Bilancio Valerio Vacchini, ha dichiarato di non avere contezza di questa procedura. Fino a quel momento nulla era stato messo in atto dalla nuova Giunta. L’Assessore, in seguito, ha quindi scritto una lettera indirizzata al PAU (Dipartimento Programmazione e Attuazione urbanistica, ufficio capitolino competente in materia, ndr), nella quale chiedeva chiarimenti”. Di fatto, seguita Tomassetti, “il Dipartimento non ha dato esecuzione alla spesa di quegli oneri perché, successivamente alle azioni messe in campo dalla precedente Giunta, guidata dal Pd, non ha ricevuto più impulso né alcun progetto esecutivo. Quei soldi sono presenti all’interno del bilancio capitolino e dovrebbero essere spesi sul quadrante Pisana/Bravetta. A oggi però il Municipio non ha fatto nulla. Quei soldi sono bloccati: per spenderli devono essere completati dei progetti. Perderli sarebbe gravissimo”.

DAL MUNICIPIO – Le accuse di inefficienza sono state rispedite al mittente dalla Presidente del Municipio XII, Silvia Crescimanno, che, da noi interpellata, ha illustrato la situazione attuale: “Abbiamo sollecitato sia formalmente che informalmente la verifica degli oneri versati negli anni passati (4,3 milioni di euro, ndr) e lo sblocco della pratica. Il PAU ha proceduto a controllare i conteggi e ha chiesto il pagamento di ulteriori 728mila euro”. Al versamento di questi ulteriori oneri, “che sono stati corrisposti alla fine del 2018, era subordinato il rilascio del permesso a riprendere i lavori al Gruppo”. I 728 mila euro, ha assicurato l’Assessore al Bilancio municipale, Valerio Vacchini, “sono stati versati dalla società al PAU. Questi fondi sono oggi presenti nel bilancio del Municipio e sono stati destinati alla manutenzione straordinaria delle strade del quadrante Bravetta”. Per quanto riguarda il rilascio del permesso a costruire, ha chiarito la Crescimanno, “i tempi tecnici sono lunghi e dipendono dal PAU. Il Dipartimento ha ripreso in mano la lavorazione della pratica successivamente al versamento degli ulteriori oneri recentemente corrisposti”.
Rispetto invece ai 4,3 milioni versati in precedenza, ha seguitato la Crescimanno, “il Municipio ha rintracciato le posizioni economiche relative all’accertamento della somma sul bilancio di Roma Capitale e ne ha chiesto l’assegnazione che potrà avvenire solo a seguito della realizzazione delle progettazioni. A riguardo è stato richiesto un incontro, di prossima calendarizzazione, al Dipartimento PAU per una valutazione unitaria degli interventi da eseguire, così da poter avviare le fasi progettuali”. Quali sono i piani del Municipio da realizzare sul quadrante con quei fondi e quando avranno inizio le opere? Lo abbiamo chiesto alla Presidente che ci ha risposto: “Abbiamo alcune idee che preferiamo prima condividere con il PAU. Non sappiamo dare al momento notizie in merito all’inizio dei lavori”.

SERVIZI NECESSARI E URGENTI – “Il quartiere ha sopportato prima 20 anni di tensioni e criminalità, e negli ultimi 10 il degrado derivante dallo scheletro abbandonato a se stesso”, commentano Giovanni Picone e Marco Giudici (Lega), Consiglieri in Municipio XII: “I cittadini avrebbero meritato un risarcimento in termini di strutture e servizi, mentre all’orizzonte vediamo ancora degrado e vessazioni. L’Amministrazione grillina ha fallito anche su Bravetta, quartiere che ha completamente abbandonato, umiliandolo. Chiediamo tempi rapidi per la quantificazione e il reale utilizzo di tutti gli oneri concessori, perché già troppo tempo è trascorso nell’immobilità della Giunta Crescimanno”.

Anna Paola Tortora