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Con l’emergenza Covid-19 non si chiude il ciclo dei rifiuti, la Regione aumenta lo stoccaggio

Con la chiusura di molte aziende che utilizzano i materiali riciclati nella loro produzione, la Regione Lazio aumenta le possibilità di stoccaggio negli impianti per evitare il blocco della raccolta differenziata

(Foto di Repertorio)

RIFIUTI – La Regione Lazio ha emanato ieri una nuova Ordinanza per evitare il blocco della raccolta differenziata. I motivi alla base di questa decisione sono da ricondurre alla temporanea chiusura delle industrie che utilizzano i materiali riciclati ha portato ad un incremento di materie prime e seconde negli impianti di stoccaggio (plastica, carta e alluminio). A causa dell’emergenza sanitaria infatti, il ciclo dei rifiuti non riesce a chiudersi, portando gli impianti di stoccaggio alla saturazione. Una criticità che, a cascata, potrebbe in pochi giorni farsi sentire anche nelle nostre strade, con ritardi nel ritiro, cassonetti pieni e accumuli di rifiuti.

L’ORDINANZA DELLA REGIONE LAZIO

Il rischio da superare è quello che si debba ricorrere allo smaltimento di materiali che, in condizioni normali, sarebbero invece stati avviati a riciclo. Così il nuovo provvedimento regionale consente l’incremento della disponibilità di stoccaggio negli impianti, oppure la possibilità di creare centri di stoccaggio provvisori, evitando così il blocco della racconta differenziata nei Comuni del Lazio. “Questa misura – ha commentato Massimiliano Valeriani, assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti – serve per superare la situazione di emergenza dovuta al Covid-19, con l’obiettivo di minimizzare gli smaltimenti e garantire successivamente quanto più possibile il recupero delle materie riciclabili”.

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AUMENTA LO STOCCAGGIO

L’urgenza di queste misure era stata già richiamata nei giorni scorsi dall’Unirima, Unione nazionale imprese recupero e riciclo maceri (il 22 marzo), e dal Conai, Consorzio nazionale imballaggi, che in una nota del 29 marzo invitava i governatori delle Regioni (competenti in materia) a procedere tempestivamente ad una ordinanza per “incrementare le capacità di stoccaggio degli impianti“. Con questa nuova Ordinanza gli impianti saranno quindi autorizzati ad accumulare nei loro depositi di stoccaggio un quantitativo maggiore di materiali rispetto a quanto consentito normalmente. Si parla di un incremento fino al 30% in più dell’ordinario, consentito in ogni caso soltanto fino alla fine dell’emergenza coronavirus.

Leonardo Mancini