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Via G. Rocco: il Municipio VIII torna a chiedere la riapertura del ponte

Le indagini di Atac si concluderanno in questi giorni, dal Municipio si chiede di accelerare l'iter

OSTIENSE-GARBATELLA – In Municipio VIII si torna a parlare della chiusura di Via Giulio Rocco, avvenuta dopo le criticità strutturali riscontrate sul ponte che attraversa i binari della Metro B e della Roma Lido, mettendo in collegamento i quartieri di Ostiense e Garbatella. Il ponte è stato chiuso il 30 ottobre 2016, poco dopo il sisma che ha sconvolto il centro Italia. Il pericolo che la stabilità della struttura fosse stata compromessa ha portato alla chiusura al traffico veicolare della via e, successivamente, anche al rallentamento dei convogli metropolitani in transito, al limite massimo di 30 km/h, nel tentativo di diminuire il più possibile le vibrazioni.

I DISAGI – Non sono mancati i disagi per la viabilità della zona dopo la chiusura di uno snodo di collegamento così importante tra i quartieri Garbatella e Ostiense. Soltanto per far partire i primi controlli sulla struttura, a causa della separazione delle competenze divise tra Comune, Atac e Regione Lazio, si è atteso più di un anno. A pochi mesi dall’avvio delle prime indagini è stato reso noto che, con molta probabilità, il ponte non potrà subire una semplice manutenzione, ma dovrà essere abbattuto e ricostruito. Ora gli ultimi sviluppi parlano di nuove indagini a carico di Atac, che nei prossimi mesi dovrebbero permettere di stilare un progetto e un cronoprogramma degli interventi.

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L’ATTO – Dal Municipio VIII è la commissione Urbanistica ad essersi occupata di questa vicenda, puntando all’approvazione, avvenuta quest’oggi all’unanimità, di un atto per chiedere di velocizzare le operazioni per la riapertura del ponte. “Questo atto è stato redatto grazie ad un lavoro svolto in commissione dai consiglieri di tutte le forze politiche in maniera condivisa – ha spiegato il consigliere dem e presidente della Commissione, Luca Gasperni – è importante l’approvazione all’unanimità, perchè conferisce ulteriore forza alla richiesta di velocizzare il più possibile l’iter per la riapertura della strada”. Nei prossimi giorni dovrebbero concludersi le indagini disposte da Atac e, come da procedura, successivamente ci sarà una progettazione e una gara per la realizzazione degli interventi necessari. “Quello che chiediamo come Municipio – ha sottolineato la consigliera di maggioranza e presidente della commissione Lavori Pubblici, Paola Angelucci – sono una serie di incontri a partire dalla fine della fase di indagini, per poi proseguire durante la progettazione degli interventi. Questo per assicurarsi che questo percorso non si areni e arrivi ad una risoluzione”.

TEMPI E RESPONSABILITÀ – Anche i consiglieri del M5s hanno condiviso e votato favorevolmente l’atto della commissione: “Lo consideriamo un sollecito nei confronti del lavoro che è comunque in corso – ha detto il capogruppo Enrico Lupardini – In questi giorni si dovrebbero concludere le indagini svolte da Atac, probabilmente sarà difficile arrivare ad una gara entro fine anno, perchè prima si dovrà effettuare la progettazione”. Nonostante il voto unanime del Consiglio, non sono mancate le critiche, mosse in questo caso dal capogruppo della Lega, il consigliere Franco Federici: “Dobbiamo ricordare che due terzi dei fondi per questo ponte sono a carico della Regione – ha spiegato – che al momento è dello stesso colore politico della maggioranza. Sono passati 2 anni e mezzo e tutti se ne sono lavati le mani. Solo noi abbiamo manifestato per la riapertura del ponte”. Una replica alle parole di Federici non è arrivata dalla maggioranza, ma dal consigliere 5 Stelle Merafina che, pur sottolineando di non voler difendere la Regione Lazio, afferma: “Bisogna avere chiaro l’iter, prima la relazione tecnica dell’Atac, poi la progettazione e infine lo stanziamento dei fondi e i lavori. Non è logico attaccare la Regione in merito allo stanziamento in una fase che è preliminare”.

Leonardo Mancini