L?iniziativa, già annunciata da Urlo (con un?intervista al consigliere Nacamulli), ha portato ad una posizione condivisa Partito Democratico ? Popolo delle Libertà, che raccoglie l?esigenza di liberazione dello stabile, attualmente a rischio crollo secondo il Nucleo anti-emarginazione della Polizia Municipale, e di sistemazione alternativa per gli occupanti. Si è astenuta, invece, la Sinistra Arcobaleno, in disaccordo con il recepimento, da parte dei democratici, di alcune proposte dell?opposizione, inserite nell?ordine del giorno finale, che invitano il presidente a garantire la sicurezza e la vivibilità dell?area in cui è situato lo stabile occupato. La consigliera Angelucci (SA ? Sinistra Democratica), motivando la sua astensione, afferma che parlare di problemi per la sicurezza del quartiere ? tema da sempre caro alla destra ? in un documento che parla dell?ex caserma è strumentale e vuol dire ?gettare benzina sul fuoco?, e dipingere ?chi sta dentro (lo stabile, ndr) e chi sta fuori come due fazioni contrapposte?. La pensa diversamente Andrea Mocciaro, capogruppo del PD: ?Il documento dice che sulla sicurezza dovrà lavorare il presidente Catarci, ci fidiamo di lui e della sua idea di sicurezza. Voglio sottolineare ? continua Mocciaro ? che al di là delle polemiche, l?idea di fondo uscita dal Consiglio è chiara: dopo tutto questo tempo, è il momento di intervenire?.
?È un documento positivo, ma ha un difetto: da solo non basta, ci vuole l?impegno delle altre Istituzioni?, aggiunge lo stesso consigliere Nacamulli, tra i primi firmatari dell?odg. Sottolinea le divisioni all?interno della maggioranza (non scongiurate neanche dalla presenza in Consiglio del Presidente Catarci, letta come una moral suasion per distogliere il Partito Democratico dal votare assieme al centrodestra) il consigliere Foglio, capogruppo PdL: ?Solo la Sinistra non ha votato un documento così importante e condiviso: è paradossale, per il gruppo che esprime il presidente del Municipio. All?interno di questo paradosso, inoltre, è stato brutto vedere lo stesso Catarci abbandonare l?aula quando ha visto che la sua presenza non avrebbe indotto il PD a votare secondo i suoi desiderata. È stata davvero una fuga poco onorevole, davanti al Consiglio e ai tanti cittadini presenti?. Ora la palla passa al presidente del Municipio e al Comune di Roma, ai quali spetta la parola decisiva sulla vicenda.
Claudio Alberti