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Sgombero Alexis: gli occupanti si spostano all’ex Deposito di San Paolo

L'accordo tra le parti in attesa dell'auto-recupero del palazzetto di via Ostiense

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LO SGOMBERO – Il tentativo di sgombero di Alexis, l’occupazione abitativa di via Ostiense, partito ieri nelle prime ore dalla mattinata si è concluso attraverso la trattativa con l’Assessorato all’Urbanistica. “Ad ora, siamo giunti a questo stato della trattativa, sottoscritta congiuntamente in un protocollo firmato da comune di Roma, Atac e i futuri assegnatari del recupero dello stabile – scrivono i una nota gli attivisti di Alexis – tra due giorni ci verrà consegnato come soluzione temporanea abitativa l’ex deposito atac Ninci Sestilio di San Paolo, vuoto e inutilizzato dopo essere stato sgomberato, per ben due volte, negli ultimi anni. Contemporaneamente, entro 7 giorni partirà anche il tavolo con le istituzioni competenti che si occuperà di avviare in forma concreta il progetto di recupero”.

DAL MUNICIPIO VIII – Dall’opposizione in Municipio VIII, il consigliere Andrea Catarci ha salutato con favore il raggiungimento di questa soluzione, ringraziando l’Assessore Paolo Berdini “per aver permesso la sistemazione provvisoria del collettivo di Alexis presso l’ex deposito Atac di San Paolo ed aver impedito la cancellazione di una esperienza virtuosa – prosegue – È una toppa, ora si avvii subito l’auto-recupero, ma è pur sempre una buona notizia, nell’ostilità e nel disinteresse del M5s verso gli spazi sociali”. Tutt’altra interpretazione arriva dal centrodestra, da sempre interessato al recupero dell’ex Deposito per evitare nuove occupazioni. Sono i consiglieri di Fi Maurizio Buonincontro e Andrea Baccarelli, assieme all’esponente romano del partito Simone Foglio, a replicare: “Neanche il campione della sinistra municipale, l’ex presidente Catarci era riuscito in ciò in cui eccelle l’attuale assessore grillino all’urbanistica Paolo Berdini. Per accaparrarsi le simpatie dei centri sociali di zona, i giovani militanti della palazzina sgomberata a via Ostiense per rischio di stabilità, sono stati premiati con la collocazione nell’ex deposito Atac di Via A.Severo a San Paolo – proseguono gli esponenti forzisti – Il grande assessore Berdini è riuscito nella duplice impresa di costituire un nuovo centro sociale nel municipio VIII e di aggiungere ad un luogo di degrado come l’ex deposito, addirittura una occupazione abusiva. Complimenti – concludono – Neanche la sinistra che ha governato il territorio per 20 anni era riuscita in questa impresa”.

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LA STORIA DELL’EX DEPOSITO – Da deposito periferico, con il crescere della città, la struttura di San Paolo è rimasta inutilizzata. Vuoto per anni venne occupato per un breve periodo dagli attivisti dei Movimenti di lotta per la casa. L’occupazione, durata dal 21 giugno al 31 ottobre del 2011, è stata un’azione per protestare contro la delibera 35 in discussione in quel periodo in Assemblea Capitolina, un documento che prevede l’inserimento della struttura di San Paolo all’interno del piano di valorizzazione per far fronte ai problemi di bilancio di Atac. Conclusa questa prima esperienza di occupazione il Deposito è tornato nelle disponibilità dell’azienda, che nell’estate del 2012 lo concesse all’Ama per lo stoccaggio, la riparazione e la pulizia dei cassonetti stradali. In quell’occasione non mancarono le proteste dei residenti, che lamentarono rumori in orari notturni, gas di scarico di mezzi pesanti ed insalubrità ambientale. Terminata anche la concessione all’Ama il deposito è rimasto inutilizzato, fino al 21 maggio del 2014, quando divenne teatro dell’occupazione simbolica da parte degli attivisti di NeetBloc, sgomberati da via del Commercio il precedente 7 aprile. Da allora, dopo una prima ripresa del dibattito sulla struttura per arrivare ad una valorizzazione, l’ex Deposito dell’Atac è rimasto inutilizzato.

Leonardo Mancini