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Rifiuti: la Sindaca incontra i cittadini per rassicurare su Ponte Malnome

ROMA – Nel giorno di Natale non sono mancati i cassonetti in fiamme e i roghi nelle micro-discariche abusive in più parti della Capitale. In molte zone i sacchetti hanno invaso marciapiedi e carreggiate, creando la ormai tradizionale cartolina natalizia di una Roma invasa dai rifiuti.

I PROBLEMI DEL SISTEMA – Naturalmente dopo l’incendio del TMB di Salario la situazione dei rifiuti capitolini è entrata in emergenza, con gli accordi presi con la Regione Abruzzo e la Rida Ambiente che serviranno a tamponare l’ammanco dell’impianto, ma con circa 300 tonnellate giornaliere che dovranno essere ospitate (per non più di 24 ore) in un sito di ‘trasferenza’, prima di essere destinate agli impianti di trattamento. Il Campidoglio in una recente memoria di Giunta ha indicato il sito di Ponte Malnome, nella Valle Galeria, dove arriveranno rifiuti per soli 180 giorni (non derogabili). Un quantitativo giornaliero medio di circa 300 tonnellate, che a sera verranno comunque portate via dall’area. Inoltre “entro 6 mesi Ama dovrà mettere in esercizio almeno un’area alternativa”. Intanto l’Ama ha cercato di rassicurare, spiegando che “Il punto logistico non sarà assolutamente utilizzato come sito di stoccaggio, ma solo per attività di scarico e carico immediato su altri mezzi, che devono raggiungere velocemente gli impianti di trattamento di destinazione – inoltre – ogni sera l’area sarà libera di rifiuti e completamente ripulita con lavaggi ad hoc”.

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LE CRITICHE – Non è difficile immaginare che i cittadini della zona, dopo decenni di lotte legate alla discarica di Malagrotta, si siano immediatamente schierati contro questa soluzione del Campidoglio. Con loro anche le opposizioni dei Municipio XI e XII, unite nel ricordare che questo quadrante in passato ha già ampiamente fatto la sua parte per il sistema rifiuti della Capitale. Per cercare di calmare gli animi e spiegare quale sia il destino del sito indicato come rea di ‘trasferenza’, la Sindaca ha deciso di incontrare i cittadini a Corviale.

L’INCONTRO CON LA SINDACA – L’indicazione dell’ex deposito di rifiuti ospedalieri di Ponte Malnome verrà spiegata dalla sindaca questa sera alle 21.00 in un’assemblea organizzata presso la sede del consiglio del Municipio XI in via Mazzacurati a Corviale. La notizia di questo incontro è stata data nei giorni scorsi dal minisindaco Mario Torelli: “Accolta la richiesta dei cittadini, ci proponiamo come parte attiva insieme alla Sindaca Virginia Raggi e all’Assessore alla Sostenibilità ambientale Pinuccia Montanari che risponderanno anche ai leciti dubbi in merito alle ultime notizie sul sito di Ponte Malnome”. Intanto le opposizioni che nei giorni scorsi hanno già criticato la decisione del Campidoglio, ricordando i documenti votati contro l’arrivo di nuovi rifiuti nella Valle Galeria, hanno condannato la decisione di organizzare questo incontro in orario serale, pensato, hanno scritto in molti, per non garantire la partecipazione.

I CASSONETTI INCENDIATI – In merito ai molti cassonetti dati alle fiamme nel giorno di Natale, è stato il portavoce dell’Assemblea Capitolina e presidente della commissione Ambiente, Daniele Diaco, a parlare di un ”grave danno economico e logistico alla città’, oltre che di “atti criminali commessi proprio mentre si sta svolgendo un enorme lavoro per garantire una città pulita e decorosa”. Il consigliere penta-stellato ha voluto riportare alcuni dati riguardanti il fenomeno dei cassonetti dati alle fiamme: “Nel periodo 2008-2016, a Roma sono stati incendiati circa 640 cassonetti, con una media di 80 all’anno, Tra il 2016 e il 2018 i cassonetti andati a fuoco sono stati 590, pari a 295 all’anno – seguita Diaco – I municipi più colpiti sono stati il VII e il X. In due anni, sono stati bruciati quasi lo stesso numero di cassonetti di quelli incendiati negli otto anni precedenti. Sempre negli ultimi due anni sono andate a fuoco anche due isole ecologiche e l’11 dicembre è stato distrutto da un grave incendio l’impianto pubblico di trattamento Ama di via Salaria”. Per il Consigliere del M5s i dati rappresenterebbero un’escalation preoccupante, infatti: “Per l’individuazione di eventuali responsabilità ci affidiamo con la massima fiducia alle forze dell’ordine e alla magistratura che sta indagando”.

LeMa

(Nella foto i cassonetti bruciati in via Ferdinando Palasciano)