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Tavoli per bar e ristoranti: troppo difficile richiedere le autorizzazioni

La denuncia dal Municipio VIII: “Un vero e proprio ginepraio, in cui è complicato muoversi e districarsi”

MUNICIPIO VIII – Ci si aspettava una ripresa veloce, con regole semplici e chiare, ma stando a quanto denunciato dal minisindaco Amedeo Ciaccheri e dall’Assessore al Commercio, Leslie Capone, le difficoltà per bar e ristoranti non mancano. Il tema è quello delle concessioni di OSP (occupazione suolo pubblico) necessarie per il posizionamento di tavolini e sedie all’esterno dei locali. “In tanti in città aspettavano finalmente, dopo due mesi di chiusura e gli annunci ripetuti della Raggi, che ci fosse il tanto atteso via libera per l’estensione delle occupazioni di suolo pubblico di Bar e Ristoranti – hanno commentato in una nota i due esponenti del Municipio VIII – La sorpresa è stata amara. Questa disposizione transitoria della Giunta Capitolina è un vero e proprio ginepraio, in cui è complicato muoversi e districarsi”. A quanto riferito sarebbero infatti ben 33 i requisiti tecnici minimi, di cui la quasi totalità inderogabili o comunque soggetti a pareri.

ANCORA BUROCRAZIA

La speranza dei commercianti e dei tanti gestori di bar e ristoranti era quella di poter usufruire degli spazi attraverso procedure semplici. Invece, secondo Ciaccheri e Capone, è stato fatto “l’esatto opposto di quel che occorre per far ripartire in velocità e in sicurezza le attività produttive della nostra città maggiormente colpite dal lock-down. In più, questa misura sarà transitoria fino a quando non si sa, e dopo verrà sostituita da una delibera di consiglio che potrebbe sostanzialmente rivedere tutti i criteri su cui i commercianti stanno realizzando le richieste di occupazioni di suolo pubblico in queste ore”.  La critica è all’amministrazione comunale che, dopo molti annunci, avrebbe disatteso quella semplificazione sbandierata nelle settimane di lockdown: “Come amministratori pubblici di un Ente di Prossimità ci sentiamo presi in giro come gli esercenti che cercavano risposte e ascolto, invece hanno trovato l’ennesimo muro burocratico eretto da Raggi and Co”, concludono Ciaccheri e Capone.

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LA LENTA RIPRESA

Intanto è proprio sul Municipio VIII che i dati sulle riaperte non sembrano incoraggiati. A parlarne sono gli esponenti di Fdi Andrea De Priamo e Maurizio Bonincontro: “Dal rapporto del Campidoglio sulla ripartenza delle attività commerciali nei municipi, la maglia nera spetta al Municipio VIII governato dalla sinistra di Ciaccheri, dove solo 2.341 esercizi hanno riaperto contro i 9.894 aperti prima dell’emergenza. Garbatella e Ostiense le zone più colpite, dove moltissime sono le attività legate alla movida ed alla ristorazione. Un vero crollo che non ha eguali nel resto della città e che non può non preoccupare”.

Red