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Rifiuti: un nuovo incendio mette a rischio il sistema

Rogo nel pomeriggio di ieri nell'Impianto Ama di Rocca Cencia. Non si esclude la pista dolosa. La Sindaca: “Se questo è un attacco e non è un incidente chi lo ha provocato deve sapere che non ci fermeremo e non ci piegheremo”

ROMA – Ancora una volta è il fuoco a mettere in crisi il sistema dei rifiuti della Capitale. Pochi giorni fa si parlava dello spettro di una nuova emergenza nel ritiro, dopo lo stop per qualche lavoro di manutenzione, sul TMB di Rocca Cencia. Ora il fermo dell’impianto dopo il rogo scoppiato nel tardo pomeriggio di ieri potrebbe portare la Capitale sull’orlo di una nuova crisi.

L’INCENDIO – Questo nuovo incendio arriva dopo quello che l’11 dicembre scorso ha distrutto l’impianto di via Salaria, creando una densa colonna di fumo visibile da molti quartieri della Capitale. Ieri sera il rogo, molto più contenuto questa volta, è stato domato da cinque squadre dei Vigili del Fuoco all’interno di un capannone di circa duemila metri quadrati. Sulle cause dell’incendio al momento sono state aperte delle indagini. Non si esclude naturalmente la pista dolosa, dato che alle 19, momento in cui sono divampate le fiamme, gli impianti di trattamento erano spenti.

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SUL POSTO ANCHE LA SINDACA – La Sindaca Raggi nella serata di ieri si è recata sul luogo per ringraziare i Vigili del Fuoco per l’intervento tempestivo: “É il secondo incendio in pochi mesi – ha detto – se questo è un attacco e non è un incidente chi lo ha provocato deve sapere che non ci fermeremo e non ci piegheremo. I carabinieri nei prossimi giorni ci saranno sicuramente degli sviluppi”. E ancora: “Noi stiamo provando a cambiare il sistema di gestione dei rifiuti – le sue parole a ‘Non è l’arena’ – cosa c’è dietro a questi fatti magari lo scoprirà la magistratura. Io so che i rifiuti rendono tanto, allora quando si parla di riduzione di rifiuti, di riciclo spinto, un determinato sistema che ha prosperato per oltre 60 anni a Roma e in Italia quel sistema non ci sta”.

VERSO L’EMERGENZA? – Dalla serata di ieri i mezzi di rientro dal giro di raccolta hanno scaricato negli impianti di Malagrotta di proprietà della Colari. Ma i tempi per evitare il blocco del sistema, che significherebbe lasciare l’immondizia in strada, sono stretti. In vista ci sono infatti le festività pasquali, durante le quali la produzione di rifiuti aumenta considerevolmente. Inoltre il 3 aprile prossimo non sarà più valido l’accordo tra Ama e CoLaRi per il trattamento di 1.300 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati nelle linee TMB di Malagrotta. Una buona parte dei rifiuti quotidianamente prodotti nella Capitale che rischiano di restare in strada, e a questi potrebbero sommarsi quelli che non potranno raggiungere l’impianto di Rocca Cencia. Una situazione che potrebbe anche peggiorare ulteriormente, soprattutto se si pensa che nel mese di maggio scadranno anche i termini per l’utilizzo dell’area di Ponte Malnome come sito di trasferenza dei rifiuti, misura resasi necessaria dopo l’incendio del TMB di via Salaria.

Leonardo Mancini